SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
CARMINE
LIGUORI
Carmine Liguori è nato a Napoli ha lasciato il calcio giocato nel 2007 finisce col calcio giocato per intraprendere quello di allenatore. Ha conseguito il diploma UEFA B successivamente quello di match analista e dati del calcio.
La prima esperienza è in una scuola calcio di Giugliano, poi pian piano si è diplomato UEFA B.
Come allenatore può vantare di: aver guidato il Pollena Calcio vincendo il campionato, la Virtus Afragola, il San Pietro a Paternò Ma le sottostazioni le ottiene con i giovani formandosi per tre anni con il Torino tramite l’Accademy Torino F.C. grazie ad una persona squisita come l'ex capitano del Torino Peppe Vives e un allenatore come Teodoro Coppola.
Le ultime esperienze sono state in piazze importanti come San Pietro; Patierno; 2020/21 Giugliano Calcio (4°divisione, girone G), 2021/2022 Nola Calcio (4°divisione girone H); 2022/23 Real Aversa (4°divisione girone I); 2023/24 Albanova Calcio, obiettivo salvezza raggiunto; 2024/25 Santamaria La Carità (5°divisione e con qualificazione ai play off.
Inoltre un’esperienza che sta svolgendo con l’equipe Campania riguardare l’allenare una squadra formati da “disoccupati del calcio”, l’allenamento avviene grazie al coordinatore AIAC.
E che sono aperto a esperienze estere e fuori regione
La prima domanda che le voglio fare è la seguente: la stagione 2024-2025 è terminata bene, vi siete qualificati ai play off, se dovesse fare un bilancio che cosa direbbe?
Il bilancio è sicuramente positivo, insieme al Mister Antonio Maschio e allo staff abbiamo trovato una società serissima, una squadra predisposta al lavoro e all'ascolto, il tutto ci ha consentito di raggiungere un obbiettivo storico per la società.
Da quel che sappiamo lei è in attesa di sapere quale potrebbe essere la prossima squadra che andrà ad allenare, c’è un club particolare in cui le piacerebbe essere il mister?
Non fa differenza dove si va, quello che conta è il trovare un progetto serio che ti consenta di fare la differenza sotto l’ aspetto gestionale, tecnico -tattico, ma soprattutto che offra continuità.
Prima di passare alle altre domande le volevo fare, abbiamo assistito a Collegno in Piemonte a un fatto molto grave, durante un torneo giovanile un portiere alla fine della gara è stato aggredito in malo modo dal papà di un bambino della squadra avversaria. Si è venuti a sapere che era stato il ragazzino ferito a colpire per primo il figlio del papà aggressore. Non è assurdo quello che avviene nel calcio? Secondo lei che cosa bisognerebbe fare per evitare episodi che al calcio fanno solo male?
Tutto questo non fa parte del calcio giocato, ma sicuramente è il contesto intorno alle società o alle scuole calcio che “non va”, ripeto, queste brutti episodi non appartengono al calcio giocato, va precisato bene che non dovrebbero mai succedere soprattutto tra giovani che devono fare sport e aggregazione.
Dell’esperienza che lei sta facendo con l’equipe Campania riguardante l’allenare una squadra formati da “disoccupati del calcio”, che cosa ci può dire?
Si tratta di un’esperienza che mi sta formando sotto tanti punti di vista: sia gestionale sia nel conoscere ancora di più le caratteristiche di calciatori che un giorno potresti allenare o incontrare da avversari. Ringrazio sia il coordinatore Antonio Trovato che il Mr. Tudisco per la fiducia posta nei miei confronti.
Se ricevesse una chiamata da un club fuori regione se la sentirebbe di partire, per affrontare una nuova avventura?
Certamente, ma non solo fuori regione, ma anche fuori dall’Italia, sono pronto a mettermi in gioco per dimostrare il mio lavoro e la mia professionalità.
Lei ha allenato diverse squadre, c’è una squadra a cui è rimasto più legato?
Confesso il mio peccato, il Giugliano è una squadra che mi ha dato tanto sotto tanti punti di vista, preciso anche che la seguo volentieri quando posso.
Qual è la principale qualità che deve avere un allenatore?
Ogni allenatore ha un punto forte, il mio forse è l'empatia.
Qual è il suo stato d’animo prima di una partita? Quali consigli dà ai giocatori?
Prima di una partita lavoro sulla testa dei ragazzi, anche perché il piano gara è stato affrontato durante la settimana.
A questo riguardo concludo dicendo che Il mio stato d'animo è adrenalinico io vivo per quei maledetti 90 minuti.
E alla fine di una partita, invece? Ripensa a quello che ha sbagliato a livello tattico, oppure volta pagina?
Di solito il giorno dopo rivedo la partita per cercare di migliorare gli errori fatti e elogiare i ragazzi per le azioni valide che hanno saputo costruire durante la partita.
Una partita da allenatore che vorrebbe dimenticare?
Finale di Coppa Italia: Giugliano contro il Cervinara ,persa ai rigori.
Un suo pregio e un suo difetto, dal punto di vista calcistico, (s’intende) ?
Ho tanti difetti …che sono anche tanti pregi.
Lei è molto stimato come allenatore, saprebbe dirci i motivi?
Questa domanda va fatta agli addetti ai lavori.
Che cosa le sta dando il calcio e che cosa le sta togliendo?
So solo che mi sta dando tanto, poi in futuro vedrò che cosa questo sport mi ha dato e che cosa mi ha tolto.
Un sogno per il futuro?
Entrare nei professionisti: o come componente staff o da tecnico: non mollo il mio sogno!
Approfitto per ringraziare lei Paolo sempre per la sua disponibilità, essere intervistato da lei è un piacere.
A chi vorrebbe dedicare questa intervista?
La dedica va a chi mi è vicino e mi supporta sempre, non è semplice per il lavoro che faccio ogni anno è difficile trovare la squadra adatta, perciò la dedica è per mia moglie e per mio figlio Giuseppe; ma mi consenta di concludere con una dedica a mio padre che spero sia fiero di me da lassù.
Grazie per l’intervista e per quello ha affermato, dicendo che è un piacere essere intervistato da me.
Grazie
08 09 2025
(Tutti i diritti riservati)
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