SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
GIANFRANCO
DE ROSA
Gianfranco De Rosa, è un giocatore di calcio, ed è nato il due marzo del 2001.
Nella stagione 18/19 divide le sue presenze tra la juniores e il campionato di Eccellenza con l'Afro Napoli United di Mister Ambrosino. Nei due anni successivi passa al Pianura, il primo anno vince il campionato di Promozione e il secondo in Eccellenza dopo essere stato acquistato a titolo definitivo dalla Famiglia Di Costanzo arriva in semifinale playoff per la serie D. La stagione 21/22 va alla Puteolana dove vince campionato d’Eccellenza.
Stagione 22/23 inizia il campionato con il Rione Terra per finirlo con il Quartograd. Giocatore duttile, può ricoprire il ruolo di terzino sinistro, mezz'ala ed esterno d'attacco. Milita poi con il Quarto AfroGrad dove si è messo nelle mani di mister Platone e così ha affrontato una grande annata. Nella stagione in corso gioca nel Mondragone City.
La prima domanda che le voglio fare è la seguente, quest’anno lei milita nel Mondragone City, siete primi in classifica, se l’aspettava di essere in cima alla vetta?
Vi dico la verità mi aspettavo un campionato da protagonisti considerando la rosa che ha allestito per questa stagione la società.
Abbiamo il dovere di arrivare primi a fine campionato, è il nostro obiettivo insieme alla coppa.
Il girone di ritorno sarà molto complicato quindi dobbiamo alzare la concentrazione.
La società ci tiene tanto e noi faremo di tutto per accontentare loro e la piazza perché se lo meritano per come ci trattano.
Qual è il “vostro segreto” per essere cosi vincenti?
Il nostro “segreto” e può sembrare una frase fatta è il gruppo. Siamo una famiglia ci mettiamo a disposizione l’uno per l’altro sia dentro che fuori dal campo.
Io sono molto contento di condividere uno spogliatoio con tanti ragazzi per bene.
Con alcuni ho un rapporto speciale.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
L’ho scoperto da bambino ero sempre con il pallone tra piedi. Il calcio per me è vita. Ci gioco, lo osservo e non mi stancherò mai.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
In ogni squadra dove ho giocato sono legato e ho bei ricordi. Se devo sceglierne una ti dico Puteolana dove abbiamo vinto il campionato. È stato un anno indimenticabile!
Come mai secondo lei il calcio italiano, mi riferisco alla Nazionale non esprime molto - per due mondiali non siamo stati qualificati - ?
Bisogna far giocare i giovani, farli sbagliare e farli crescere.
Per me il problema nasce dalle scuole calcio, sicuramente va modificato qualcosa.
Si ricorda il suo goal più bello?
Il gol più bello per me è stato quello contro la Frattese era il 19 Novembre 2022, con il mio piede debole da fuori area al volo.
Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?
Non ho mai avuto grandi discussioni con i mister, mi ritengo fortunato perché sono stato allenato da persone serie e sincere che mi hanno insegnato tanto, quindi quando trovi allenatori del genere diventa complicato litigarci.
Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?
Il mio ruolo all’interno del gruppo spero sia apprezzato da tutti.
Sono un ragazzo disponibile che ha sempre ascoltato i consigli dei più grandi e ad oggi cerco di trasferirli ai ragazzi più giovani di me.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Un mio pregio è la velocità, mentre un difetto ti potrei dire il colpo di testa.
Ho intervistato i fratelli De Lucia, qual è la loro dote più importante?
Con i grandi fratelli De Lucia ho un rapporto bellissimo e sono certo che continuerà dopo la fine di quest’anno calcistico.
La loro dote più importante? Alessio è un portiere molto forte con una grande personalità. Ivan è un ragazzo d’oro, professionista serio, un grande difensore dove è molto difficile superarlo.
Lei domani riceve una telefonata da una società estera, partirebbe immediatamente per fare una nuova esperienza, ci penserebbe per qualche giorno, oppure rifiuterebbe l’offerta?
Sicuramente sarebbe una bella esperienza, ma rifiuterei. Ho molto chiaro in mente quello che voglio in futuro.
Un giocatore che lei ammira tantissimo?
Senza dubbio Paolo Maldini.
Lei è nato a Napoli, e io ho intervistato tantissimi giocatori di Napoli e dei comuni vicini, che cosa rappresenta per lei Napoli?
Napoli è Napoli. Ogni angolo racconta una storia indimenticabile.
Nelle strade di Napoli si respira l'essenza della libertà e della gioia di vivere.
Le piacerebbe un giorno diventare allenatore?
Sì, certamente, sarebbe una bella esperienza.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
La mia famiglia, la mia ragazza e i miei amici sono molto importanti per me e per loro ci sarò sempre.
Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Tornare nel passato e vivere una giornata con il mio papà
A chi vorrebbe dedicare questa intervista?
A mio nonno, per tutto quello che ha fatto per me, questa intervista è l'occasione giusta per dirglielo: ti sarò grato per tutta la vita.
Grazie e buon anno
06 01 2025
(Tutti i diritti riservati)
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