SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
IVAN
BRANDI
II Intervista
Ivan Brandi è un giovanissimo giocatore campano e così ci si presenta:
“Mi chiamo Ivan Brandi, sono di Napoli e ho 19 anni. Sin da piccolo avevo sempre voglia di giocare a calcio e così a 5 anni ho iniziato con la squadra del mio quartiere l’Arci Scampia a muovere i primi passi con il pallone. A mano mano che crescevo ho girato varie squadre, sono stato nella giovanile della Neapolis (era in eccellenza), purtroppo all’ età di 15 anni ho avuto un infortunio al ginocchio, quest’incidente mi ha un poco traumatizzato.
Volevo abbandonare il calcio, ero deluso e mi sentivo molto giù di morale, non volevo più pensare a questo sport. Però, la voglia era tanta di continuare e nonostante tutto continuavo a sognare quel prato verde.
Decisi di rientrare, mi sentivo più forte di prima e con la voglia di dimostrare a me stesso che ero quello di prima. A 17 anni andai al Gladiator una squadra di serie D (faceva le nazionali) stagione 2022-2023, poi ho firmato un contratto con la Virtus Afragola, promozione 2023-2024. Nella stagione stagione calcistica che si è conclusa benissimo, infatti siamo andati in promozione, ho militato nel club Pasquale Foggia
Siamo alla seconda intervista che lei ci concede, e la ringraziamo, in questa stagione appena conclusa lei ha giocato con il club Accademy Pasquale Foggia, come si è trovato?
Sì ho giocato con il club Accademy Pasquale Foggia, una grande società che porta un grande nome e con un grande gruppo e staff.
In che modo è riuscito a diventare parte di questo club?
Sono riuscito a diventare parte di questo club grazie al mio allenatore dell’anno scorso che ha creduto nel progetto; lo ringrazio molto per avermi chiamato.
Per il prossimo anno ha già avuto qualche proposta, o ancora è presto?
Per il prossimo anno ho avuto qualche richiesta, qualche chiamata, ma voglio rimanere qui perché mi piace il progetto, il direttore e la società sono dei grandi professionisti e ringrazio il mister per avermi riconfermato, ovviamente lo devo solo ripagare in campo per l’anno prossimo e dare tutto me stesso perché sarò ancora un under.
Il suo miglior pregio e il suo più grande difetto, dal punto di vista calcistico, è ovvio?
Un mio pregio? Sono molto bravo tecnicamente, ho una bella visione di gioco. Un difetto? Spesso mi innervosisco, diciamo che a volte non mi so controllare, penso però che capiti a molti.
Con gli allenatori ha mai avuto delle discussioni, oppure ha sempre accettato serenamente le decisioni?
Con gli allenatori le discussioni a volte ci sono, ma quest ti fanno crescere, ti aiutano nel fare esperienza, certo, come sopra specificato, ho avuto varie discussioni, ma è importate, fondamentale avere rispetto per le persone.
Con i compagni di squadra discute in maniera tranquilla, oppure cerca sempre di imporre la sua idea?
Con i compagni di squadra ho un bel rapporto, scherziamo sempre, visto che sono il più piccolo cerco sempre di controllarmi e cerco sempre di ascoltare i compagni che hanno più di esperienza, tutto questo per apprendere al meglio i segreti di questo sport.
Alla fine di una partita ripensa al risultato oppure cerca subito di pensare alla prossima gara?
Alla fine di una partita cerco sempre di capire dove io abbia sbagliato qualcosa, oppure cosa avrei potuto fare meglio, tutto ciò per cercare di farlo nella prossima partita e metallizzarmi.
Abbiamo saputo che lei non abita più alle Vele di Scampia, quanto le è dispiaciuto lasciare quello stabile?
Sì, è vero, purtroppo non abito più nel mio quartiere dove sono cresciuto dove ho la mia infanzia, mi dispiace molto perché i miei ricordi ( la mia infanzia con i miei amici) sono rimasti in quel luogo.
Ho conosciuto tantissimi ragazzi di Scampia, Secondigliano, ragazzi eccezionali, inoltre c’è una riqualificazione del quartiere, però i media (giornali, televisioni, canali social) vedono sempre il negativo, perché secondo lei avviene questo?
Ma, che dire… secondo me purtroppo veniamo sempre giudicati, ma non è così come viene mostrato dai media; solo noi sappiamo cosa abbiamo passato in quel quartiere e non è vero ci sono persone cattive ,anzi abbiamo sempre aiutato con le sole nostre forze anche chi non aveva niente; e ne siamo sempre usciti con onestà.
Se lei domani ricevesse una chiamata da un club estero, se la sentirebbe di lasciare tutto per affrontare questa nuova avventura?
Direi di sì, il mio sogno è di andare fuori a giocare, anche se avolte le delusioni sono tante e ti va di lasciare tutto, ma e sempre stato il mio sogno nel cassetto anche per cercare di dare un futuro alla mia vita.
Una domanda che ho fatto spesso è la seguente: grandi giocatori si nasce o ci si può diventare grazie a un duro allenamento ed a uno stile di vita rigido?
Credo che ne sia nato uno solo e che oggi non c’è più: si chiama Diego Armando Maradona; io penso che se uno è costante nell’allenamento, non molla mai e davvero vuole quell’obbiettivo, possa diventare un grande giocatore, bisogna tener presente che deve aver la testa per raggiungere quell’obiettivo.
Il miglior giocatore in questo momento in Italia?
Attualmente il migliore giocatore in Italia, tra l’altro mi piace molto e che mi vedo a volte nelle sue giocate è Scott Mc Tominay.
Un sogno per il futuro?
Un sogno per il futuro? Non saprei, ancora vivo la mia vita giorno per giorno, non riesco a pensare al futuro, ma se lo devo dire, visto che ho sempre amato questo gioco sin da bambino, è quello di riuscire a diventare un giocatore professionista.
A chi vuol dedicare questa intervista?
Sicuramente la dedico a me stesso, e alla mia famiglia che non mi abbandonerà mai.
Un pronostico: il Napoli vincerà lo scudetto?
Spero di sì, per il campionato che ha fatto merita molto, staremo a vedere queste 2 partite che rimangono.
Grazie
14 05 2025
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