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venerdì 31 maggio 2019

A CURA DI PAOLO RADI 








INTERVISTA


A  


VINCENZO DI RUOCCO


VINCENZO DI RUOCCO


VINCENZO DI RUOCCO


VINCENZO DI RUOCCO

VINCENZO DI RUOCCO








Vincenzo Di Ruocco, 1987 Castellammare di Stabia (NA).  Cresciuto nel Sorrento debutta con gol a 16 anni, poi ha militato nelle seguenti squadre: Vico Equense, Angri, Libertas Stabia, Ischia, Pompei, Marcianise, Gragnano, Sessana, Positano e Poggiomarino. Ha vinto 5 campionati e ha realizzato 200 gol. 





La prima domanda è un classico: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

Ho scoperto che amavo questo sport quando qualcuno, alle elementari portava il pallone a scuola, per giocare nell’intervallo. 











Se non avesse scelto il calcio, quale altro sport le sarebbe piaciuto praticare? 

Nessuno, forse qualche sport dove “c’ era di mezzo la sfera”.









Lei ha giocato in tantissime squadre, a quale è rimasto più  legato? 

Sono rimasto in buoni rapporti in qualsiasi squadra  io abbia militato,  mi e rimasto qualcosa dentro come “esperienza di vita”.





 





Dai ragazzi il calcio viene visto come un’opportunità per vivere una vita negli agi, nel lusso, oppure frequentare un certo tipo “di mondo”. Perché tutti provano a diventare calciatori?


Prima quando ho iniziato io non sapevo ne meno che si guadagnava era solo una passione adesso e un lavoro











Il suo gol più bello? 

ogni gol ha un sapore diverso ma forse il gol più bello Libertas Stabia Nola al 95esimo 5 a 4 da 35 metri bellissimo rivedo ancora il video a you tube.







Che cosa le ha dato il calcio e che cosa le ha tolto? 

Il calcio mi ha dato tutto quello che ho oggi; cosa mi ha tolto? Senza quel gravissimo infortunio che ebbi alcuni anni fa, posso dire, senza presunzione, che la carriera sarebbe proseguita giocando tra i professionisti e forse chissà, con le mie due squadre del cuore: Juvestabia e Juventus, peccato!







Squadra italiana in cui le piacerebbe giocare? 

Juvestabia e Juventus.








A quale giocatore lei veniva paragonato da ragazzo? 

Cassano, tutti da piccolo mi paragonavano a lui: genio e sregolatezza dolce e salato!








Che cosa rappresenta la famiglia per lei? 

La famiglia la forza per  andare avanti quando tutto non va bene!










Ho visto che lei è molto attivo sui vari social, non teme che possano rappresentare un limite per rapportarsi con le persone, oppure per lei rappresentano un mezzo per conoscere nuove persone? 


Oggi e così, i social vanno di moda e poi mi piace conoscere gente, specialmente del mondo del calcio.




Abbiamo notato le foto di lei assieme ai figli, foto molto belle dove si evince il forte amore che c’è, che padre è lei? 

Un padre divertente, sono tutto per loro,  un amico e un genitore.















Ultima domanda, ci racconti qualcosa su lei, chi è veramente Vincenzo Ruocco, il suo rapporto, con i suoi genitori, cosa rappresenta la donna che ha sposato, che valore dà all’amicizia, e se esiste un Vincenzo Ruocco che nessuno conosce: 

La donna che ho sposato è una santa, mi sopporta tutti giorni, secondo me non esiste più la vera amicizia di quando ero ragazzo, adesso dove c’ ‘è interesse c’ ‘e amicizia, perciò amici pochi, ma buoni
Scuramente c’ è una parte di me che nessuno conosce, credo ogni un ce l’abbia. 






Grazie   

a cura di Paolo Radi   





31    05    2019 
(Tutti i diritti riservati)  





















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