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lunedì 14 dicembre 2015




PAOLO RADI INTERVISTA…











14   DICEMBRE 2015





CONVERSAZIONE


CON ELENA LUKIYANCHIKOVA in CECCHINI  



LA MIA RUSSIA







Elena Cecchini è insegnante Russa che è sposata con un imprenditore di Pesaro, noi le abbiamo rivolto qualche domanda. 








Signora Elena Cecchini, come si trova in Italia e quali sono le differenze fra il modo di vivere italiano e quello russo?

Sono ormai 20 anni che vivo a Pesaro dove mi trovo abbastanza bene, malgrado la città sia piccola e non può offrire le stesse possibilità di istruzione e svago per me ed i miei figli rispetto a quanto non possa una media e grande città italiana o russa. 




Lei è di Volgograd, o Stalingrado, cosa è rimasto della vecchia città prima del famoso assedio?

Come Lei ben sa, Stalingrado fu completamente distrutta dagli incessanti bombardamenti iniziati nell'estate 1942 con l'avanzata delle truppe dell'Asse fino al Don e al Volga, e terminata nell'inverno 1943. La città era stata completamente rasa al suolo ma durante la ricostruzione le Autorità hanno pensato bene di lasciare in piedi due edifici semidistrutti, a futura memoria dello scempio della guerra. Poi intorno sono stati costruiti dei monumenti, un bellissimo planetario ed un museo. Tutti a ricordo della tremenda battaglia. Ma probabilmente l’opera più importante e prestigiosa è l’imponente Mamaev Kurgan, una colossale statua allegorica, più conosciuta come Statua della Madre Russia, posta sulla collina di Mamaev Kurgan a Volgograd. Un mausoleo dall’incalcolabile valore storico e simbolico visitato ogni anno da milioni di turisti non solo Russi.








In Italia la maggior parte degli storici offrono l’immagine di Stalin come di un feroce dittatore, alcuni lo paragono a Hitler per i crimini di cui si sarebbe macchiato, pensiamo alle “purghe staliniane”. Lei invece, cosa ne pensa, voglio dire, in Russia che ritratto ne fanno?

Voi in Italia avete avuto Mussolini che ha alternato decisioni molto valide e positive per la Nazione ad errori tremendi che hanno causato agli Italiani lutti, danni e dolore. Più o meno quello ch’è avvenuto in Unione Sovietica con Stalin che nei 25 anni di potere assoluto aveva fatto della Russia una grande potenza rimasta tale anche dopo la fine dell'Urss. Ma anche terrorismo di stato, deportazioni, purghe politiche, carestie, repressioni e Gulag, il cui tributo in termini di sangue è quantificabile - pur orientandosi verso le cifre più basse fornite dagli storici - in non meno di 15 milioni di morti. Sacrificati sull'altare delle «gran cose» fatte da Stalin.










Oggi in occidente molti guardano con favore a Putin, cosa rappresenta per lei? Alcuni affermano che ad esempio nella Russia di Putin non sarebbero tutelati “i diritti umani”, lei concorda?

Molto spesso mio marito scherza con me affermando che da piccolo gli dicevano che i Russi “mangiano i bambini”. Diciamo che qui in Italia subite ancora molto l’influenza e la propaganda statunitense anche se le cose stanno cambiando grazie ai social network che sicuramente aiutano a ristabilire equilibrio e verità. Trovo che sempre più Italiani apprezzano la Russia e sono convinti che i nostri Popoli possano essere sempre più vicini ed amici. Putin è molto legato all’Italia anche grazie a Berlusconi ed ora a Salvini. La gente ha capito ch’è l’unico vero Statista oggi esistente al mondo e ch’è l’unica speranza concreta di sconfiggere l’ISIS. Poi indubbiamente, trattandosi di un uomo che ama agire, spesso è soggetto a critiche interne ed esterne alla Russia talvolta anche giustificate. Di sicuro ha ridato alla Russia una propria identità di Nazione e la consapevolezza della nostra forza culturale, economica e politica. 









Come vede il ruolo degli USA in quello che è successo l’anno scorso in Ucraina? Lei teme l’ingerenza di questa superpotenza negli affari dei russi?

Vede, io potrei essere di parte, schierata e quindi mi rendo conto che la mia analisi non può essere presa come obiettiva, sebbene lo sia. Io dico a tutti di leggere la storia. Di non limitarsi a quello che dicono ai telegiornali nazionali che sono “influenzati” dalle politiche del governo attuale. Gli USA vogliono isolare la Russia. L’opera passa dall’Ucraina. Ma gli Stati Uniti, dopo aver favorito la presa del potere da parte di un governo fantoccio gestito da ex nazisti, vogliono che ora tutte le conseguenze ricadano sull’Europa (economiche e morali). Gli Usa continuano ad esportare in Russia ma lo impediscono agli Europei, molti Ucraini vengono in Europa per cercare un Eden che non c’è. Considerate che molti Russi, anche nella mia famiglia, hanno legami parentali con l’Ucraina. Nessun civile vuole questa separazione e tanto meno la guerra. E’ un po’ come L’EU. E’ stata decisa a livello politico ma la maggior parte degli Europei non la vuole.














Che cosa le manca della sua città? Ci torna spesso?

Ritorno a Volgograd una volta ogni 2/3 anni. Come le dicevo nella domanda iniziale mi manca, oltre ovviamente ai genitori, quella sensazione di grandezza e tutte le comodità ed opportunità che una grande città può offrire. Un modo di vivere meno frenetico e la possibilità di non dover apparire a tutti i costi come succede nei piccoli centri. 





Tornando a Stalin, sarà possibile un giorno chiarire cosa effettivamente rappresentò questo titanico uomo per il suo paese? Un giorno un ragazzo russo mi disse: “Voi in Italia, anzi in Europa avete un’immagine negativa di Stalin perché è quello che vi hanno fatto credere, e a voi occidentali fa comodo credere a certe storie”, non seppi cosa rispondere.


Il ragazzo aveva ragione. A Voi è stato presentato solo il lato oscuro e negativo di Stalin ma ne ha altrettanti positivi come le ho detto nella precedente domanda. Pensi che la mia città, il 9 maggio, giorno in cui si commemora la vittoria nella 2° guerra mondiale, cambia il nome per un giorno ritornando ad essere Stalingrado (la città di Stalin) e ci sono proposte parlamentari per farle riavere questo glorioso nome definitivamente.














Grazie per l’intervista.



mercoledì 9 dicembre 2015



PAOLO RADI INTERVISTA…







9    DICEMBRE 2015






CONVERSAZIONE

CON CLAUDIA CONTE







RECITARE  E SCRIVERE


Claudia Conte  è una giovane attrice e scrittrice di 23 anni nata a Cassino. Ha frequentato il liceo classico e ora è al quarto anno di Giurisprudenza.
Oggi riceverà un premio importante dal Comitato del Centro Europeo Turismo e Spettacolo in merito al suo impegno nell’ambito culturale, tra i premiati Gina Lollobrigida, Matteo Garrone e Giuseppe Pambieri. Noi gli abbiamo rivolto qualche domanda. 







Claudia come hanno preso i tuoi genitori quando hai deciso di intraprendere la carriera artistica?

Ti posso dire che non vengo da una famiglia di artisti, entrare a contatto con il mondo dell’arte e dello spettacolo per loro non è stato semplice, ho promesso però che avrei continuato a studiare, infatti sono al quarto anno di Giurisprudenza.





Un sogno che vorresti si realizzasse a breve?

Intraprendere la carriera di giornalismo televisivo perché unisce le mie passioni: “parlare della società”, scrivere e comunicare con il pubblico attraverso la televisione.






L’ultimo tuo lavoro qual è stato?

Sono stata protagonista due giorni fa di uno spettacolo teatrale ad Ascoli Piceno: ” Vita di Francesco” , interpretato magistralmente da Vincenzo Bocciarelli, io invece nel ruolo di Chiara.


Nell’ambito della fiction qualche progetto futuro?

Sono protagonista di una fiction contro la violenza femminile chiamata “Leandra: storia di una vita”. E’ una produzione italo-brasiliana, diverse saranno le puntate.  







Un film che uscirà a breve?

Ho prodotto e condotto  un documentario per la Regione Lazio contro la droga, tra gli interpreti  Lando Buzzanca, Giulio Base,  Vincenzo Bocciarelli,  Elena Russo Eleonora Cadeddu ed Elisabetta Pallini;   titolo dell’opera:  “Gioventù Sballata”
Un altro lavoro che uscirà è uno Short Movie sul tema dell’Alzheimer, dal titolo “Mi Ricordo”, interpretato da Sandra Milo, io, e Vincenzo Bocciarelli, per la regia di Angelo Longoni.





Un film recente che preferisci?

Still Alice con la bravissima Julianne Moore.





Oltre al tuo bel libro che consiglio di leggere “Soffi Vitali. Quando il cuore ricomincia a battere”, quale scrittore ha destato la tua ammirazione incondizionata ?

Sicuramente la scrittrice francese  Irène Némirovsky, autrice dell’opera incompiuta “Suite francese”.


Accetteresti un ruolo a Hollywood senza leggere il copione?

Sì, la voglia di entrare nello star system è grande, e poi vorrei conoscere le star americane per poter crescere come attrice.





Un’ultima domanda, chi ti ha insegnato di più e chi è ancora il tuo faro guida?

Ti posso dire che la mia guida artistica è il mio fidanzato Vincenzo Bocciarelli. Lui si è diplomato sotto la guida di Giorgio Strehler per poi intraprendere diverse tournée teatrali in tutto il mondo. Mi consiglia su cosa accettare e ciò che è invece meglio evitare. Mi sento sicura sotto la sua guida, ritengo che per i giovani sia molto importante avere un punto di riferimento, proprio oggi in cui forse certe “guide” vengono meno. Per i giovani è molto importante scegliere le persone a cui affidare se stessi. E’ basilare a mio avviso.








Grazie per l’intervista.