SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
LUIGI
ANGELUCCI
Luigi Angelucci è nato il 21 luglio del 1997 e gioca nel ruolo di portiere. Così ci si presenta:
"Ho iniziato le giovanili con il Ladispoli e facevo parte di una squadra fortissima, siamo stati vice campioni d’Italia con gli under 15.
Poi sono passato al Cerveteri dove a 16 anni ho esordito in promozione, mi sono trasferito poi a Fregene in eccellenza e l'anno dopo ero all’ SFF Atletico, ma solo per metà anno, sempre in eccellenza, a dicembre sono tornato a Cerveteri dove ci siamo salvati, posso affermare con un po’ d’orgoglio di aver segnato anche un goal al 90° in uno scontro diretto.
L'anno dopo sono dovuto stare fermo per un brutto infortunio alla spalla in estate e purtroppo non potuto giocare per l’intera stagione che da lì a poco sarebbe sopraggiunta.
Ho militato un tra prima categoria e promozione; da due anni e 6 mesi sono al Ronciglione UTD, abbiamo vinto un campionato e raggiunto una salvezza con mille problemi societari."
La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2022-2023.Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più?
Mi ritengo soddisfatto per l'anno fatto, ma sicuramente si può fare sempre meglio.
La prossima stagione giocherà.
Penso che ancora per qualche anno sarò in questo club.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
L’ho sempre saputo anche quando i miei non volevano che giocassi all'inizio, gia da piccolo ho lottato per giocare a pallone perché sapevo che era l'unico sport che avrei voluto fare.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
Non ho mai pensato al calcio come a un lavoro o altro, è sempre stato solo passione e che non escludeva studio o lavoro.
Ci può dire qualcosa della sua esperienza con il Ladispoli, dove siete stati vicecampioni d’Italia, under 15?
A Ladispoli è stata un’esperienza molto costruttiva, grazie a un mister fantastico Ezio Cascianelli.
Al Cerveteri lei ci ritorna una seconda volta, e grazie a un suo goal al 90°riuscite a salvarvi, una bella emozione, ce la vuole raccontare?
È stato un ritorno a casa, ho bei ricordi di quegli anni e di quella giornata molto strana e forse irripetibile, eravamo una squadra giovanissima guidata da uno degli allenatori più forti del litorale: Carlo Cotroneo.
Lei gioca nel ruolo di portiere, come mai questa scelta?
Sentivo che era il ruolo che mi avrebbe fatto sentire più felice.
Non è facile il suo ruolo, in tanti mi hanno detto che il portiere gioca da solo, è così?
E’ un ruolo a parte, se sbagli per quella settimana si sei solo....
Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?
No, litigi mai avuti, sono un ragazzo che accetta tutte le scelte pro o contro i miei pensieri.
Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?
Sono un ragazzo a cui piace molto lo spogliatoio, fosse per me starei con il gruppo molto più tempo, perché è lì che si costruiscono le vittorie
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)?
Preferisco lo dicano altri.
Una domanda che ho fatto ad alcuni, se lei ricevesse domani un’offerta interessante da un club estero, partirebbe immediatamente oppure ci penserebbe qualche giorno?
No, ormai quella strada è passata per me.
Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Mi ritengo molto fortunato, non ho sogni calcisticamente parlando
Grazie
21 05 2024
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