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lunedì 20 maggio 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

LUIGI

ANGELUCCI






Luigi Angelucci è nato il 21 luglio del 1997 e gioca nel ruolo di portiere. Così ci si presenta:

 

"Ho iniziato le giovanili con il Ladispoli e facevo parte di una squadra fortissima, siamo stati vice campioni d’Italia con gli under 15.


Poi sono passato al Cerveteri dove a 16 anni ho esordito in promozione, mi sono trasferito poi a Fregene in eccellenza e l'anno dopo ero all’ SFF Atletico, ma solo per metà anno, sempre in eccellenza, a dicembre sono tornato a Cerveteri dove ci siamo salvati, posso affermare con un po’ d’orgoglio di aver segnato anche un goal al 90° in uno scontro diretto.


L'anno dopo sono dovuto stare fermo per un brutto infortunio alla spalla in estate e purtroppo non potuto giocare per l’intera stagione che da lì a poco sarebbe sopraggiunta.


Ho militato un tra prima categoria e promozione; da due anni e 6 mesi sono al Ronciglione UTD, abbiamo vinto un campionato e raggiunto una salvezza con mille problemi societari."




La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata stagione 2022-2023.Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più? 

 

Mi ritengo soddisfatto per l'anno fatto, ma sicuramente si può fare sempre meglio.

 

La prossima stagione giocherà. 

 

Penso che ancora per qualche anno  sarò in questo club.





 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

L’ho sempre saputo anche quando i miei non volevano che giocassi all'inizio, gia da piccolo ho lottato per giocare a pallone perché sapevo che era l'unico sport che avrei voluto fare.

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

Non ho mai pensato al calcio come a un lavoro o altro, è sempre stato solo passione e che non escludeva studio o lavoro.



 




Ci può dire qualcosa della sua esperienza con il Ladispoli, dove siete stati vicecampioni d’Italia, under 15?

 

A Ladispoli è stata un’esperienza molto costruttiva, grazie a un mister fantastico Ezio Cascianelli.

 

Al Cerveteri lei ci ritorna una seconda volta, e grazie a un suo goal al 90°riuscite a salvarvi, una bella emozione, ce la vuole raccontare?

 

È stato un ritorno a casa, ho bei ricordi di quegli anni e di quella giornata molto strana e forse irripetibile, eravamo una squadra giovanissima guidata da uno degli allenatori più forti del litorale: Carlo Cotroneo.








Lei gioca nel ruolo di portiere, come mai questa scelta? 

 

Sentivo che era il ruolo che mi avrebbe fatto sentire più felice. 

 

Non è facile il suo ruolo, in tanti mi hanno detto che il portiere gioca da solo, è così?

 

E’  un ruolo a parte, se sbagli per quella settimana si sei solo.... 

 

Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

No, litigi mai avuti, sono un ragazzo che accetta tutte le scelte pro o contro i miei pensieri.

 

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

Sono un ragazzo a cui piace molto lo spogliatoio, fosse per me starei con il gruppo molto più tempo, perché è lì che  si costruiscono le vittorie 






 



Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)? 

 

Preferisco lo dicano altri.

 

Una domanda che ho fatto ad alcuni, se lei ricevesse domani un’offerta interessante da un club estero, partirebbe immediatamente oppure ci penserebbe qualche giorno? 

 

No, ormai quella strada è passata per me.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Mi ritengo molto fortunato, non ho sogni calcisticamente parlando

 

 

 

Grazie 

 

21 05    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

venerdì 17 maggio 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 


LUIGI 

SCOGNAMIGLIO

 

 

     





Luigi Scognamiglio è nato a Napoli il 29 di giugno del 2000.  


“ Ho iniziato a fare scuola calcio all’età di 10 anni nell’A.S.D  Pianura.

 

Poi a 16 anni ho iniziato a giocare con la juniores del Pomigliano calcio che giocava in serie D, per poi passare l’anno successivo a giocare in prima squadra.  Da quel momento ho giocato per il Rione Terra (promozione), Piano Della Lente (promozione) Interpianurese (1categoria) e infine con il club Grumese Calcio (1 categoria)."

 

 








La prima domanda che le voglio fare è la seguente, la stagione 2023-2024 non è finita bene, da come ho saputo la società si adopererà per il ripescaggio, secondo lei cos’è che non è andato bene? 

 

Sono annate che iniziano storte e restano tali, arrivati alla fine non si ha più quella tranquillità per giocare determinate partite e questo è il risultato.

 

La prossima stagione sa dove andrà a giocare?

 

Per la prossima stagione, ci sono sicuramente alcune chiamate da valutare, ma  con calma, per adesso ho deciso di staccare la spina e godermi un po’ di tranquillità ci sarà tempo per decidere.

 

Questa domanda la faccio sempre: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Ho scoperto che il calcio sarebbe stato la mia passione da piccolo, in fin dei conti è un qualcosa che non scopri, ma che hai nel sangue.

 

I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

I miei genitori mi hanno sempre sostenuto in tutto, dalle trasferte fatte in Abruzzo, per venire a vedere le mie partite, sino alle giornate passate ad accompagnarmi sui vari campi per allenamenti e per le varie partite.  A loro devo tutto.

 

Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Ho giocato in diverse squadre, sono rimasto affezionato a tutte, ma soprattutto ai miei compagni: dal primo all’ultimo.

 








Grandi discussioni con i mister le ha avute, oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Con i mister ho sempre avuto ottimi rapporti ho sempre accettato le decisioni con tranquillità e serenità.

 

Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute con loro serenamente oppure è poco propenso ad accettare i loro consigli?

 

Nel gruppo sono una persona che ascolta tanto soprattutto chi è più grande, ma anche chi è più piccolo non si finisce mai di imparare

 

Ho intervistato un suo compagno di squadra: Antonio D’Aniello, come sono stati i rapporti?

 

Antonio D’Aniello sin da subito è stato importante per me, è  un esempio, abbiamo un gran bel  rapporto, persone come lui ne incontri poche in queste categorie.


Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Il mio pregio che non mollo mai,  un mio difetto  è che mi innervosisco spesso.

 

Un giocatore che lei ammira tantissimo? 

 

Un giocatore che ammiro tantissimo per il mio ruolo e Kim Min Jae, ma se devo menzionare   un giocatore in generale dico Tony kroo.

 

Lei è giovane e come tutti i giovani avrà dei sogni, qual è quelli che vorrebbe che si realizzasse? 

 

Un sogno che vorrei si realizzasse e quello di poter giocare più al lungo possibile magari anche in categorie superiori

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Dedico questa intervista a tutte le persone che mi vogliono bene.

 

 

Grazie 

 

 17 05    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

giovedì 16 maggio 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

ANTONIO

D’ANIELLO 

 

 








 



Antonio D’ Aniello è nato a Napoli nel 1989 e giuoca nel ruolo di centrocampista. La sua attività inizia a 8 anni nella scuola calcio, Juve Arpino.

 

Ha militato nel settore giovanile puteolana, poi a giocato nel Nola, nell’Arzanese, e sono 3 anni che fa parte della di Grumese Calcio, come ci dice: “sento questa maglia attaccata alla pelle”.

 



 




 

La prima domanda che le voglio fare questa: la stagione 2023-2024 non è terminata bene, siete retrocessi, forse da come ho capito ci sarà un ripescaggio. Come mai, quali sono i motivi? 

 

Questa annata è nata "storta” sin dal primo momento, non abbiamo giocato sul nostro campo, eravamo sempre fuori casa, ma questo non è un alibi, ci siamo trovati in un vortice che non siamo riusciti a uscire. Per quel che concerne il ripescaggio la società è già al lavoro, la Grumese se lo merita per la sua storia calcistica, in poche parole non si merita la retrocessione.


 

La prossima stagione sa già dove andrà a giocare?

 

Il telefono squilla, ma ora mi voglio rilassare un po', valuteremo,  ma la mia priorità è la Grumese.

 

Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Il calcio è stata la mia passione fin da piccolo,  da sempre a casa mia si è sempre tifato  Napoli, di conseguenza  non potevo non diventare un giocatore.



 





Lei ha giocato in diverse squadre campane a quale è rimasta più   legato? 

 

Sì, ho girato piazze importanti come Nola e Arzanese, ma ho un legame con la Grumese molto forte.

 

Da tre anni lei è nella Grumese calcio, cosa si sente di dire a proposito di questo club?

 

La Grumese è un club storico in Campania, chi gioca con la maglia rosso verde della Grumese non può che vantarsi.

 

 

Grandi discussioni con il mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?

 

Con i mister  con i quali  ho avuto a che fare ho accettato sempre tutto, provo un grande rispetto per il loro lavoro (impegnativo e con grandi responsabilità).

 




 



Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?

 

Nello spogliatoio sono uno dei veterani, ho un bellissimo  rapporto con i miei compagni: sono ragazzi eccezionali!

 

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Un mio pregio; non mollo mai, un mio difetto: prendo troppi “gialli”.

 

Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Se avessi possibilità ti tornare indietro vorrei avere “la testa di oggi,” ma sono fasi della vita e certe azioni che fai le  capisci solo quando ti fai grande.

 

 

Riceve una chiamata da un club estero, parte immediatamente oppure ci pensa su qualche giorno?

 

Qualche proposta e arrivata, ma lasciare lavoro non sarebbe certamente facile, ma come si dice spesso: mai dire mai.

 







Il calcio cosa le ha dato e cosa le ho tolto?

 

Il calcio mi ha dato solo, perché mi ha fatto conoscere tante persone e mi ha permesso di crescere tanto e migliorarmi sotto diversi aspetti.

 

Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Un mio sogno:  poter  vedere sempre la mia famiglia felice.

 

A chi vorrebbe dedicare questa intervista?

 

Dedico questa intervista a tutte le persone che mi vogliono bene


 

 

Grazie 

 

 16  05    2024 

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

domenica 12 maggio 2024

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

   

GIUSEPPE

PICCOLO






 

 

 



Giuseppe Piccolo, nato a Barletta il 5 di febbraio del 1998 nel settore del calcio ha il ruolo di preparatore atletico. Ha una Laurea Triennale in Scienze Motorie e una Laurea Magistrale in Management dello Sport e delle Attività Motorie.

 

Nella stagione calcistica 2019- 2020 è collaboratore del Preparatore atletico 1°squadra,  G.S. “Audace Barletta” – campionato eccellenza Pugliese;  stagione calcistica 2020-2021 è collaboratore del Preparatore atletico 1°squadra,”Fidelis Andria” serie D – girone H; stagione calcistica  2021-2022 collaboratore del Preparatore atletico 1°squadra A.S. “Bisceglie Calcio 1913” serie D, girone H e Preparatore atletico prima squadra, Casabordino, eccellenza abruzzese;  stagione calcistica 2022-2023 Preparatore Atletico 1^ squadra, “Città di Trani 2019” campionato di promozione pugliese girone A  sino al 26/10/2022; “Canosa Calcio 1948, campionato di eccellenza pugliese  dal 29/10/2022.

 

Stagione calcistica 2023-2024 Preparatore Atletico 1^ squadra A.S. Bisceglie calcio 1913” campionato di eccellenza pugliese girone A dal 31/07/2023 sino al 10/09/2023; “A.S.D. SARNESE 1926” – Campionato di Eccellenza Campana – girone B (dal 11/01/2024 27/04/2024) – Vittoria Coppa Italia Dilettanti e del Campionato di Eccellenza Campana – girone B.

 

 

 





Nella stagione appena conclusa alla A.S.D. Sarnese, vincete la Coppa regionale e il campionato di Eccellenza Campana, girone B, complimenti, come siete riusciti a raggiungere un obiettivo così importante?

 

Siamo riusciti a raggiungere un obiettivo così importante grazie a tutti gli addetti ai lavori.


Con quali rapporti lei è rimasto col la società A.S.D. Sarnese? 


Con il presidente Aniello Pappacena e il suo entourage sono rimasto in buoni rapporti e sarò sempre grato della loro professionalità e disponibilità nei miei confronti dal primo giorno che ho iniziato a collaborare con loro.


 


 

Quando è nata e com’è nata la passione per questo sport?

 

La passione per questo lavoro è iniziata prima che raggiungessi il traguardo dei 18 anni.

Ne ho fatto e vorrei continuare a fare di questa mia passione un lavoro.

 

I suoi genitori l’hanno sostenuta in questa sua decisione di dedicare il suo tempo a questo sport?

 

Certo, dopo me stesso sono le uniche persone che non mi tradiranno mai.




 




Lei ha una laurea magistrale e questo titolo di studio è inerente al mondo dello sport, soddisfatto di quello che ha raggiunto?

 

Sono grato di tutto e sono fiero di quello che sono e di quello che voglio diventare.

Sono in attesa di nuovi progetti di nuove sfide e di nuove avventure, voglio puntare sempre più in alto con umiltà, lealtà, rispetto, professionalità, determinazione, sacrificio, fame, studio e passione.



 




Ha militato in diverse quadre, a quale è rimasto più legato?

 

Sicuramente la Sarnese perché ho conosciuto il profumo di vittoria.

Vittoria della coppa dilettanti e promozione in serie D.

 

Ci può spiegare meglio com’è nata l’idea di diventare preparatore atletico per i calciatori?

 

La mia idea di diventare preparatore atletico per i calciatori è nata perché il calcio per me è vita.

 








Come si svolge la sua attività lavorativa?

 

La mia attività lavorativa si svolge sia sul rettangolo verde e sia fuori il rettangolo verde, tutto ciò avviene in sinergia con lo staff tecnico.

 

Qual è la principale qualità che deve avere un preparatore? 

 

Per quanto riguarda la mia filosofia di vita un preparatore deve avere la qualità della professionalità, purtroppo una rarità in questa realtà quotidiana.




 


 


Che cosa le sta dando il calcio e che cosa le sta togliendo? 

 

Il calcio non mi sta togliendo nulla anzi mi sta regalando tante emozioni e soprattutto mi sta facendo crescere umanamente e professionalmente, perché il calcio è una metafora della vita. 

 

Qual è il suo motto inerente al suo percorso calcistico?

 

Più che motto, c’è una frase, in un celebre romanzo di Luigi Pirandello, che suona così: “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” Ecco in questo concetto io mi ci ritrovo.



 


 



Lei è molto giovane e so che si parla molto bene, è contento di ciò?

 

Mi fa piacere ricevere delle recensioni positive sul mio conto, continuerò a fare quello che ho sempre fatto, quindi a studiare e ad aggiornarmi perché questo lavoro per altri può essere uno svago, invece per me è un “ossessione”.

 

Un sogno per il futuro?

 

Si suol dire che i sogni sono desideri, e per una mia scaramanzia professionale preferisco non dirlo.  Sono convinto che quando si desidera una qualsiasi cosa nella vita a prescindere da tutto e da tutti non bisogna mai mollare. 

 


 



 



A chi dedicherebbe questa intervista?

 

Ti ringrazio di cuore avermi intervistato, la dedico a me stesso l’unico che non ha mai smesso di mollare nonostante le difficoltà enormi che questo mondo calcistico presenta. 

 

Vorrei aggiungere dei ringraziamenti speciali al preparatore atletico Claudio Capacchione l’unico che mi ha supportato e sopportato, gli sarò sempre grato di quello che ha fatto e continua a fare per me.

 

 

 

Grazie 

 

13   05    2024 

 

(Tutti i diritti riservati)