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lunedì 7 aprile 2014

LUNEDI’ 7 APRILE 2014 





Cari amici, una riflessione, qualunque cosa, oggetto, tondo, opera scultorea decidiate di fare, non sarete mai all'altezza di questo signore...dunque lasciate perdere e andate a cucinare: se vi riesce. Buona Cena.
Se il genio è follia ed è di pochi, la mediocrità inettitudine ed è di molti. Perché allora perdere tempo per sentirsi dire: “Bravo, complimenti”. Non sarebbe meglio utilizzare il tempo dedicato alla Dea Mediocritas ed aiutare qualche orfanello….postereste avere il paradiso assicurato.







domenica 6 aprile 2014

DOMENICA    6 APRILE

PAOLO RADI – QUIRINALE – 9 MAGGIO 2011  - GIORNATA DELLA MEMORIA -  VITTIME DEL TERRORISMO E DELLO STRAGISMO –

PAOLO RADI IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ASSIEME A TRE ATTORI DEL CORTO THE FIVE DRAGONS







UNA BELLA OCCASIONE 
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CI HA RINGRAZIATO PER COME ABBIAMO SAPUTO AFFRONTARE IL TEMA DELLE BRIGATE ROSSE E DELLO STRAGISMO.

LA VERITA' SULLE BRIGATE ROSSE PARTE DA LONTANO, PARTE DA QUANDO SONO STATE ISTITUITE LE REGIE PATENTI



martedì 25 marzo 2014

MARTEDI’   25  MARZO

ALCUNE SCENE DEL MIO CORTO THE FIVE DRAGONS
LA VERITA’ SULLA STRATEGIA DELLA TENSIONE E’ RACCHIUSA IN QUEST’OPERA DI 23 MINUTI



THE FIVE DRAGON


SCRITTO, PRODOTTO E DIRETTO DA PAOLO RADI
2010 














ITC Donato Bramante di Pesaro 2010 Tutti i diritti riservati 

domenica 23 marzo 2014

DOMENICA  23  MARZO

RIFLESSIONE DOMENICALE : UNA PASSIONE TIRA L’ALTRA

Come riflessione di questa settimana ho scelto il Canto XXIII  dell’Inferno (Cerchio VIII Malebolge). In questa bolgia inferiore la sesta, abbiamo gli ipocriti. Dante vede i dannati procedere tanto lentamente a causa delle loro cappe di piombo dorato, che a ogni ulteriore passo ha di fianco nuove anime di ipocriti. Il poeta chiede a Virgilio se puo’  indicargliene qualcuna che lui sia in grado di conoscere, immeritamente sente la voce di un suo conterraneo , disposto a rispondere alle sue domande. Ad un certo punto Dante si ferma e attende, verso di lui si muovono due frati di Bologna, i quali scontano la colpa di aver ipocritamente lavorato per il bene collettivo, inseguendo invece vantaggi personali.

Ma voi chi siete, a cui tanto distilla
quant'i' veggio dolor giù per le guance?
e che pena è in voi che sì sfavilla?».

E l'un rispuose a me: «Le cappe rance
son di piombo sì grosse, che li pesi
fan così cigolar le lor bilance.

Frati godenti fummo, e bolognesi;
io Catalano e questi Loderingo
nomati, e da tua terra insieme presi,

come suole esser tolto un uom solingo,
per conservar sua pace; e fummo tali,
ch'ancor si pare intorno dal Gardingo».

Io cominciai: «O frati, i vostri mali...»;

Fummo "Frati godenti" e bolognesi (i "frati godenti", dell'ordine religioso e militare dei "Cavalieri di Maria Vergine Gloriosa", furono chiamati così dal popolo perché "godenti" o addirittura "capponi di Cristo" per la loro vita licenziosa); io ebbi nome Catalano e questi Loderingo (Catalano dei Catalani fu più volte podestà a Milano e in altre città e Loderingo fu podestà anch'esso a Modena, a Bologna e a Firenze. Tutti e  due  presero parte  a battaglie e morirono nel convento dei Frati Godenti di Ronzano. La ricchezza, il pericolo  per le battaglie e la vita politica furono le loro passioni,  anziché essere  dediti alla missione apostolica che ogni ordine religioso deve rispettare), e "da tua terra" dalla tua dimensione umana, fummo presi insieme. Ipocriti dunque perché ben predicarono e diversamente agirono rispetto alle loro prediche. Una breve riflessione, se qualcuno dovesse capitare in questa zona,  probabilmente, si renderebbe conto che il numero delle persone, sotto queste cappe,  dovrebbe essere elevato, e di molto; mi riferiscono agli italiani. Ma per voi quale sarebbe il numero, qualche centinaia o superiore a mille; o ai  diecimila? E cosa gli fareste? un suggerimento nell'immagine sottostante!!!







lunedì 17 marzo 2014