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venerdì 28 gennaio 2022

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

GIANLUCA

CAPONE

 










Gianluca Capone, calciatore, ha 20 anni è nato e cresciuto a Licola Mare comune di Giugliano. 




Noi lo abbiamo intervistato di nuovo.






Nell’ultima intervista militavi in Eccellenza, e la tua   squadra attuale era l’Albanova, nonostante che fossi in prestito dal Giugliano. In questo momento dove stai giocando? 


Ciao Paolo, si…ora sto di nuovo in Eccellenza e gioco nel Real Forio ad Ischia.

 

Come sei arrivato a quest’ingaggio?

 

Sono arrivato a Real Forio il 6 dicembre quando si è aperto il calciomercato, ero al Vastogirardi in Serie D, sono arrivato qua perché il mister e il direttore già mi conoscevano e mi hanno voluto fortemente, già ad agosto mi avevano chiamato, ma avevo scelto un’altra destinazione perché in quel momento la sentivo più efficace.

 

La stagione com’è iniziata?

 

La mia stagione come ti ho già detto l’ho iniziata al Vastogirardi, era iniziata abbastanza bene stavo giocando spesso poi per alcune scelte e alcune prestazioni mie un po’ spente ho giocato poco… poi vabbè i motivi sono anche altri.

 

Ora sto al Real Forio e sto bene sto giocando con continuità e sto cercando sempre partita dopo partita di dare il mio contributo, sto in fiducia e ora come ora voglio solo pensa a far bene e a salvare il Forio Calcio è un obiettivo personale ma ovviamente anche collettivo!

 

Il Covid ha stravolto le nostre vite, come hai vissuto questo lungo momento di pausa? Riuscivi ad allenarti quotidianamente?

 

Il Covid si concordo con te ha un po’ stroncato tutto, ma proprio tutto e penso che ora come ora dobbiamo solo conviverci come sta facendo la Spagna e l’Inghilterra. Nel periodo del Covid “fortunatamente” mi sono riuscito ad allenare da solo purché a casa di zia ho alcuni attrezzi e quindi mi sono allenato tutti i giorni tranne la domenica è così ho passato la mia quarantena, allenandomi e guardando Nefflix, penso di non essere stato l’unico a passarla così. 

 








Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Da bambino il calcio è sempre stata la mia passione sempre e chi mi conosce sa che è pura verità, stavo giorno e notte a giocare solo con il pallone e man mano che crescevo lo sentivo sempre più mio e che avrei voluto fare solo questo e infatti attualmente faccio solo questo, questo sport è la mia passione, la mia più grande passione, è anche il mio lavoro, in conclusione: per me il calcio viene prima di ogni cosa.

 

Hai giocato in diverse squadre, a quale sei rimasto più   legato? 

 

Sono stato bene in tutte le squadre che ho giocato, ma dove mi sono divertito più di tutto è stato giocando con il  Giugliano, tra l’altro è stato  il mio primo anno di serie D, in eccellenza sono stato per poco per poi andare in prestito in un’altra squadra,   sono stato comunque bene a prescindere da tutto, ma quell’ anno in D mi sono divertito molto, forse perché giocavo a casa mia e avevo legato molto con i miei vecchi amici di squadra che ora lo sono anche al di fuori dal campo e questa è una cosa bella per me.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 


In realtà quando ho quel poco di tempo libero non seguo molto altri sport a volte nemmeno il calcio guardo solo le partite importanti preferisco vedere qualche serie quando sto da solo, oppure stare con i miei amici.


Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Bella domanda dipende, diventare calciatore è un sogno che tutti vorrebbero che si realizzasse è una cosa che hai  da bambino, ma per chi come me viene dalla fame non importa chi sarai importa che non avrai più problemi da cui preoccuparti, chi vuole capire capisca.












In quale ruolo giochi? 

 

Centrocampista (mezz’ala).

 

Te lo ricordi il tuo goal più bello?

 

Paolo, non sono uno che fa tanti gol ma attualmente il più bello è quello che ho fatto a Giugliano in serie D contro il Licata in mezza rovesciata, spero di iniziare a segnare però cosa molto difficile.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)?

 

Sono volenteroso ho voglia di fare, capire e a volte voglio fare di più, ma esagero e quindi di conseguenza sbaglio, questa è una cosa che devo riuscire a migliore subito.

 

Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora? 

 

Se parliamo della vita personale cambierei tantissime cose, mentre per quella calcistica per ora non voglio cambiare nulla, le scelte che ho fatto sono state decise in maniera consapevole perché ritenevo opportune farle e anche perché erano le più appropriate. Ho scelto di ritornare indietro (Eccellenza) per farne due in avanti, non sarà facile, forse mi sono complicato da solo, ma a me le sfide piacciono, ora devo solo dimostrare che so risalire!





 







Un giocatore che lei ammira tantissimo?

 

Da piccolo ero innamorato di Ronaldinho poi confrontando le mie caratteristiche con le sue ho capito che non poteva essere un mio idolo, anche se crescendo l’ho comunque sempre seguito; ti posso dire che Zinedine Zidane per me è il più forte di tutti, e anche se io non ho le sue caratteristiche, giocava con una tranquillità veramente rara e questa cosa mi piace tantissimo!

 

Lei è abita vicino a Napoli che cosa rappresenta questo luogo invidiato da tutto il mondo?

 

Napoli è Napoli e per me non ci sono paragoni e  mai ci saranno.

 

Un sogno che vorresti che si realizzasse nell’immediato? 

 

Potrei dirti di diventare calciatore e aiutare la mia famiglia, ma ora come ora vorrei rivedere i miei genitori ancora per un po’.

 

 











 28     gennaio      2022

 

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