SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
SALVATORE
MIGLIACCIO
SECONDA INTERVISTA
Salvatore Migliaccio è un allenatore di Napoli e detiene il patentino UEFA B.
È responsabile tecnico dell’ASD Project Napoli Woman (2024-2025 anno calcistico campionati FIGC per i campionati regionali femminile FIGC; Tornei femminili FIGC, Scuola calcio Femminile dai 5 ai 16 anni)
Come prima domanda le voglio fare questa, come si è chiusa la passata stagione calcistica?
Ho collaborato con il settore giovanile del Napoli Femminile e la stagione si è chiusa positivamente, poiché si è accesa un’altra fiamma di passione e idee per me.
Quest’anno lei si dedicherà solo al calcio femminile, cosa si aspetta?
Mi aspetto tante emozioni poiché per me è l’anno “0” in quanto parto con la mia scuola calcio femminile “La Project Napoli Woman”, spero di divertirmi e creare qualcosa di concreto per tutte le bambine e ragazze che amano questo sport e che vogliono vogliono fare un percorso, noi siamo partiti iniziando un progetto con il Sassuolo calcio.
Facciamo parte del progetto: Educational\Experience e cercheremo di diventare sempre più fondamentali di questa società importante che crede tanto nel calcio femminile.
Qual è la differenza principale fra allenare dei giovani ragazzi e delle giovani ragazze?
Il calcio è lo stesso per tutti, stesse dinamiche, stessa disciplina, ma l’allenamento va strutturato diversamente poiché esistono alcune differenze biologiche tra donne e uomini.
Con i ragazzi il rapporto è più diretto, oppure con le ragazze il linguaggio dev’essere più contenuto, nel senso una parola non “molto bella” detta a un ragazzo può avere un diverso impatto se rivolta a una ragazza, non è così?
Credo che il linguaggio debba essere adeguato con tutti i giovani, le “parole brutte” o l’uso di una terminologia volgare non si dicono Paolo a nessuno, solo bei termini. In conclusione voglio precisare che con le ragazze devi essere bravo a motivarle maggiormente rispetto ai ragazzi, essendo più sensibili su certi aspetti.
Nella scuola dove lei lavora si possono iscrivere già dall’età di 5 anni, ma non è un po’ troppo presto, o invece tra allenare una bambina di 5 anni oppure una di 7 anni non c’è differenza?
Sì, , dai 5 ai 16 anni e spero in futuro di creare una 1° squadra per dare continuità a tutte.
Il calcio italiano all’ultimo europeo ha espresso poco, molto poco, quali sono secondo lei i motivi? Alcuni dicono che i nostri giocatori non vedevano il momento per andare in vacanza, altri che sono pieni di tatuaggi e viziati)
Paolo non so risponderti, poiché Spalletti è un grande allenatore, un gran comunicatore, non so cosa sia successo, ma sicuramente tanti valori si sono persi nei giovani: rispetto e abnegazione sono calati, anche se di poco.
Come tutti sanno a Napoli si vive di calcio, è ovvio che questo succede anche nelle altre città, perché è solo il calcio ad essere seguito con tanta passione?
Semplicemente perché è lo sport più bello del mondo, è una passione che la si tramanda di padre in figlio, e può diventare una malattia, in conclusione non puoi fare a meno di non ammalarti: w il calcio.
Se lei ricevesse una proposta di lavoro allettante all’estero, partirebbe immediatamente oppure ci rifletterebbe per qualche giorno?
Noooooooooooooooooo, il mio cuore è solo per la Project Napoli Woman.
Il miglior allenatore in Italia per lei chi è?
Spalletti.
Quant’è importante la famiglia per lei?
La mia famiglia è tutto per me, e anche gli amici, gli amici sono la famiglia che ti scegli!
A chi vuol dedicare questa intervista?
La dedico a tutte le mie ragazze mie! Le ringrazio e così i loro genitori, per la fiducia che hanno riposto in me!
Grazie
16 09 2024
(Tutti i diritti riservati)
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