SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
JACOPO
SCIAMANNA
Jacopo Sciamanna giocatore è nato a Viterbo il 24 maggio del 1990 ed abita a Roma. Inizia a giocare all’età di cinque/sei anni. A dieci anni si traferisce alla Lazio dove rimane sino alla Primavera. Come scuola superiore ha il diploma del Tecnico Commerciale, poi ha conseguito la triennale della Facoltà di Scienze Motorie. È proprietario di un’agenzia che riguarda l’assistenza alle persone che hanno bisogno di badanti e colf.
Queste sono le squadre dove ha giocato: San Marino calcio, Celano Calcio, Flaminia Civita Castellanta, Campobasso Calcio, Lavagnese, Gubbio, Correggese, Reggina, Cavese, Monterossi, Flaminia Civita Castellana.
Per prima cosa le voglio i miei complimenti, a ottobre del 2021 lei con la maglia del Flaminia Civita Castellana, andando in goal contro lo Scandicci, è arrivato a fare 100 goal ha collezionato circa 100 presenze nello stesso periodo. Dimostra un grande attaccamento alla maglia, a cosa è dovuto tutto ciò?
Sicuramente il Civita Castellana è una parte importante della mia carriera perché lì ho giocato per 5/6 stagioni totali, sono molto legato sia alla società che alle persone che la compongono; quindi non ha potuto che farmi piacere raggiungere e superare le 100 presenze con il Flaminia, tra l'altro ho fatto anche i miei primi 100 gol con questa maglia.
Passiamo ora alla domanda con la quale inizio l’intervista: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Diciamo che come la maggior parte dei bambini giocare a calcio fin da piccoli è la cosa più naturale nel nostro paese, poi andando avanti con gli anni non ne potevo fare e meno tant'è che poi è diventato Fino ad oggi il mio lavoro.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio (tra l’altro lei gli ha ripagati, ha frequentato il Tecnico Commerciale, ha laurea in Scienze Motorie) “?
I miei genitori mi hanno sempre assecondato, anzi hanno fatto tanti sacrifici perché dall'età di 10 anni sono andato a giocare nelle giovanili della Lazio e per noi che abitavamo a Carbognano, un paesino in provincia di Viterbo, era un bel viaggio attivare fino a Roma, quindi devo solo ringraziarli per questo.
Sì, diciamo che poi anche se tardivamente ho deciso di intraprendere il percorso universitario e sono riuscito a prendere la laurea triennale in Scienze Motorie, sicuramente questo ha fatto molto piacere ai miei genitori.
Lei ha militato nel San Marino, piccolo Stato non lontano da dove abito io, che tipo di esperienza è stata?
A San Marino è stata la mia prima esperienza tra i " grandi" ed è stata la prima volta che sono andato via di casa, diciamo che è stato l’inizio di un percorso che mi ha fatto crescere, sicuramente anche come uomo, perché mi ha insegnato a vivere da solo e responsabilizzare.
In ogni squadra dov’è andato si è trovato bene, oppure con qualche club non ha un ricordo piacevole?
Diciamo che nel calcio ci sono stagioni buone e meno buone però ogni posto dove sono stato mi ha lasciato qualcosa e mi ha fatto conoscere tante persone e con alcuni ho stretto delle amicizie.
Girando tante squadre e tante città diverse è riuscito sempre ad adattarsi bene?
Come dicevo prima ogni città mi ha lasciato dei bei ricordi, e in alcune luoghi ci sono tornato volentieri.
Molti dicono che calciatori si nasce, altri che ci si diventa con tanta determinazione e impegno, secondo lei?
Sicuramente c'è chi è più portato per un fare questo sport, però è pur vero che o sei talmente forte che sei destinato a fare grandi cose, altrimenti ci vuole tanto lavoro e sacrificio per poter fare qualcosa di importante, quindi ti dico che ci si nasce, però poi il talento va coltivato ogni giorno.
In televisione, nei vari social, e negli altri media, non si parla che di calcio. Non lo trova esagerato?
Il calcio è sulla bocca di tutti in Italia, se vai al bar, al supermercato o dal barbiere stai sicuro che l'argomento principale è il calcio.
Se è esagerato non te lo so dire, però sicuramente è una parte importante della nostra cultura. A me sinceramente piace che sia così.
Lei gioca nel ruolo di attaccante, si ricorda il suo goal più bello?
Fortunatamente qualche gol l'ho fatto ( 120) quindi ce ne sono tanti, uno in particolare non glielo so dire.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Questo lo lascio dire agli altri
Ha giocato, in serie C, in serie D, e in altre categorie, se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora?
Sicuramente le aspettative erano altre quando giocavo nelle giovanili, però emergere e arrivare in alto in questo sport è difficile, penso di aver fatto sacrifici fin da piccolo e di averci provato quindi non ho rimpianti, doveva andare così.
Il miglior giocatore della storia del calcio chi è?
Maradona non l'ho visto, quindi dico Messi senza dubbio.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
Sono fondamentali, in generale è fondamentale le persone di cui ti circondi e poter apprendere da ognuno il meglio.
Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Arrivata a questa età il sogno è di aver al più presto una bella famiglia
04 04 2023
(Tutti i diritti riservati)
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