A CURA DI PAOLO RADI
UNA CONVERSAZIONE
CON
DANIELE
STRINGILE
Daniele Stringile è nato a Napoli il 22/04/1995, ma vive a Giuliano, ha iniziato a giocare nel settembre del 2019, e si tratta della sua prima e unica esperienza. Bisogna pure precisare che ha sempre sognato di giocare a calcio, questo sport è sempre stato al primo posto: in tutto.
La prima domanda è un classico: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Ho avuto questa passione sin da bambino, le ripeto da quando ero bambino ho sempre messo il calcio avanti a tutto.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
No, i miei genitori mi hanno sempre lasciato fare perchè si fidano cecamente di me.
Lei abita a Giuliano che è vicino a Napoli, e le occasioni per praticare altri sport non le mancavano, possibile che non ci sia stata qualcun’altra attività agonistica che potesse interessarla?
In verità sì ho provato con tanti sport: rugby, nuoto, atletica, ma non ce l'ho fatta perchè il calcio mi regala emozioni più forti.
Abbiamo saputo che si tratta della sua prima esperienza calcistica, attualmente lei milita nel A.S.D. Borbonia Felix (Terza Categoria girone B Napoli), perché si tratta della sua prima esperienza?
Perché nessuno mai ha creduto in me e nelle mie doti calcistiche, anche se non sono “chissà cosa”, mi reputo pur sempre importante nell’ aiutare la squadra.
Lei ci ha detto che quando frequentava le scuole di calcio, la mattavano sempre in disparte poiché dovevano giocare i parenti del mister e dei proprietari delle società, quali erano i sentimenti che provava dentro di sé, non so: delusione, amarezza, voglia di smettere, oppure cosa?
Ma, da tutte le parti è così e non e capitato solo con me; beh i sentimenti che provavo erano rabbia e voglia di smettere, infatti non ho più giocato a calcio.
Un suo amico ha insistito affinché lei non si scoraggiasse, ora è entrato in questa squadra, l’allenatore e il Presidente credono molto in lei, da uno a cento, quanto è soddisfatto? Inoltre possiamo sapere come si chiama questo suo amico?
Il presidente crede nel gruppo perchè inserendo tanti innesti si può creare qualcosa di fantastico, sono super soddisfatto. Questo mio amico è un amico di infanzia e siamo cresciuti insieme, si chiama: Emanuele De Masi.
Come si trova in questa società?
Come mia prima e unica esperienza, nel mondo del calcio, mi trovo molto bene, siamo un gruppo molto unito motivato e pronto a tutto e questo solo grazie al nostro Presidente.
Lei gioca nel ruolo di?
l mio ruolo e difensore centrale, ma riesco a ricoprire molto bene altri ruoli: terzino destro o sinistro oppure centrocampista di rottura.
Che cosa le stando il calcio in questo momento?
In questo momento mi sta dando qualcosa di nuovo, un qualcosa che non ho mai provato in vita mia, perché, quando sono in campo perchè gli allenamenti e le partite di campionato, mi dimentico della vita reale e penso solo a giocare e divertirmi con i miei compagni d'avventura che si sono rivelati anche ottimi amici fuori dal campo.
Questa mattina ho letto la frase del presidente dell’Associazione Calciatori, che dice: “Per giocare bene non serve solo avere dei piedi buoni, ma è utile la testa”. Ritiene che il presidente abbia ragione?
Si ha ragione perché il calcio non è solo saper giocare con i piedi, ma è anche uno sport di disciplina intelligenza e rispetto per gli avversari.
Il suo più grande difetto?
Sono molto testardo.
Il suo più grande pregio?
Aiutare i compagni in tutto e per tutto sempre disponibile per il Presidente.
Se dovesse descrivere se stesso con poche parole, che cosa direbbe?
Una macchina da guerra.
Quali sono per lei i valori principali?
In primis il calcio poi la famiglia e gli amici.
Che cosa si aspetta dal futuro?
Rimanere alla Borbonia Felix
Grazie
Un grazie particolare alla società A.S.D. Borbonia Felix
a cura di Paolo Radi
23 01 2020
(Tutti i diritti riservati)
Nessun commento:
Posta un commento