A CURA DI PAOLO RADI
UNA CONVERSAZIONE
CON
CRISTIAN
RIZZO
Cristian Rizzo, giocatore del Calcio a 5, è nato a Siracusa il 2 febbraio 1991, ha giocato nelle seguenti squadre: Arzignano, Acireale, Catania, Napoli, Salinis, Assoporto Melilli.
La prima domanda è un classico: quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Da piccolo ho praticato sempre e solo calcio. Stavo ore ed ore sotto casa a giocare ed all’età di 6 anni sono andato a scuola calcio.
Se non avesse scelto il calcio, quale altro sport le sarebbe piaciuto praticare?
Beh...non saprei già da piccolo avevo le idee chiare. Tutti gli sport sono importanti, ma ho puntato tutto sul calcio.
Lei ha giocato in tantissime squadre, a quale è rimasto più legato?
In tutte le squadre mi sono trovato bene. Nulla da togliere alle altre, ma nel: Acireale, Assoporto Melilli e Salinis mi sono sentito a casa.
Nel Salinis, anche se per pochissimo tempo, non stavo benissimo, ma hanno fatto di tutto per farmi riprendere, l’ho apprezzato molto.
Dai ragazzi il calcio viene visto come un’opportunità per vivere una vita negli agi, nel lusso, oppure frequentare un certo tipo “di mondo”.
Perché tutti provano a diventare calciatori, mentre non sono in tanti quelli che scelgono il calcio a 5?
Il primo obiettivo è giocare e divertirsi per un bambino e di conseguenza questo sport è molto adatto per i ragazzi. Il calcio a 5 è lo sport "minore" però ultimamente sta crescendo tantissimo. Nel calcio ci sono tanti campioni ed è per questo che tutti i bambini vorrebbero diventare come loro.
Che cosa le ha dato questo sport e che cosa le ha tolto?
Mi ha fatto conoscere tante persone e provare tante emozioni che non potevo mai immaginare. Non mi ha tolto niente forse un po' di "tempo" lontano da casa!
Un suo pregio?
Un ragazzo umile
U Un suo difetto?
Un ragazzo semplice che cerca di dare ogni giorno sempre di più in quello che fa.
Che cosa rappresenta per lei Siracusa, la città dov’è nato?
Io amo la Sicilia in generale e tutta bella...mi è mancata quando giocavo fuori. Il mare ed il mangiare sono il top.
Grazie
a cura di Paolo Radi
20 06 2019
(Tutti i diritti riservati)
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