RICUSARE
Come riflessione di
questa settimana ho scelto questa massima di Francois de La Rochefoucauld.
Questo scrittore nacque a Parigi nel 1613, educato da un precettore senza
troppa raffinatezza perché destinato alle armi, inizio’ la carriera militare
entrando presto a corte. Accusato di aver preso parte a una congiura contro il
cardinale Richelieu, si ritirò a vita privata e nel 1664 pubblicò le Riflessioni o sentenze e massime morali.
Morì il 7 marzo del 1680.
Ricusiamo i
giudici per i più meschini interessi, ma desideriamo che la nostra reputazione
e la nostra gloria dipendano dal giudizio degli uomini, che ci sono tutti
contrari, vuoi per gelosia, vuoi per pregiudizio, vuoi per cecità; e soltanto
per farli pronunciare in nostro favore mettiamo a repentaglio in tanti modi la
nostra quiete e la nostra vita.
Alla luce
di quanto sta avvenendo oggi in Italia, prendiamo come esempio gli ultimi processi
all Ex- Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma la “cosa” vale anche per
i politici degli schieramenti opposti non odo che una parola :”Ricusare,
ricusare…”.
E così ci
appelliamo al popolo che ci ha eletto, ma, i giudici non fanno parte del popolo
sovrano? Non eleggono anche loro i rappresentanti che andranno a sedere nei
banchi del Parlamento. Ed è proprio per i nostri guai che la nostra vita, a
volte, puo’ diventare un vero e proprio Inferno.
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