SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
VINCENZO
MANCO
Vincenzo Manco, è un giocatore di calcio e così si presenta: “
“Mi chiamo Vincenzo Manco sono di Scampia ho 22 anni e nella mia vita il mio sogno è sempre stato quello di giocare a calcio, inseguo questo sogno da quando avevo 5 anni.
Come scuole calcio ho frequentato: Mariano Keller, Nereo Rocco, Gioventù Partenope, infine sono arrivato al Don Guanella, e ci sono rimasto quasi due anni. Successivamente sono passato con la prima squadra in promozione a 17 anni collezionando 6 presenze sotto età, poi c’è stato il fermo a causa del Covid e dopo il covid grazie a mister Renato Cioffi ha creduto in me sono arrivato in serie D a Sorrento dove ho fatto una splendida annata, dopo di che sono stato con l’Afragolese sempre in D, successivamente sono andato a Palma Campania con la Palmese sempre in D per ben 2 anni collezionando ben 90 presenze.
Sono passato poi con la Battipagliese, in eccellenza, collezionando oltre 17/18 presenze e infine quest’anno a causa di alcuni problemi personali sono andato in promozione: milito nel club A.S.D Cellole Calcio, mi trovo benissimo, ho disputato già 5 partite e ho fatto doppietta sabato scorso.”
La prima domanda che le voglio fare è la seguente com’è terminata la scorsa stagione 2024-2025.Si si ritiene soddisfatto delle sue prestazioni oppure poteva fare di più?
Si poteva fare molto di più sia singolarmente che come gruppo squadra, di conseguenza poteva finire nei migliori dei modi con la vittoria campionato, questo perché arrivando secondi con 1 punto di differenza c’è stato tanto rammarico.
Adesso lei milita nel Cellole, ha disputato 5 partite e ha fatto pure una doppietta, direi che la stagione è iniziata nel migliore dei modi. Soddisfatto, è così?
La stagione qui al Cellole è iniziata molto bene e sono molto contento di essere in questo club per dare una grossa mano a questa splendida piazza.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Il calcio è diventata la mia passione già da piccolo, guardando mio padre dagli spalti giocare ad alti livelli.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
Devo dire la verità sono legato a tutte le piazze dove ho giocato perchè sono sempre stato trattato bene.
Un’esperienza importante lei l’ha avuta a Sorrento, che cosa mi sa dire a proposito di questo club?
Il Sorrento è un club stupendo e storico, lì ho lasciato il mio cuore dentro e fuori dal campo, anche perché ci ho vissuto per un anno, mio padre militava al Sorrento, tra l'altro ho frequentato fatto la seconda elementare.
Con la Palmese lei ci rimane due anni, collezionando 90 presenze, possiamo dire due splendide annate, che ricordo ha di questi due anni?
Con la Palmese ho collezionato una cinquantina di presenze, sono stati due anni fantastici, il ricordo più bello è che andando a Palma, dopo un annetto spento, ho ritrovato di nuovo me stesso.
Grandi discussioni con i mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?
Ascolto sempre i consigli dai piu grandi che con l esperienza possono aiutare molto, mentre io se posso offro dei consigli costruttivi ai più piccolini.
Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?
Sono uno a cui piace ascoltare molto i giocatori esperti e prendere il buono dai consigli e suggerimenti.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Un mio pregio: mi piace tanto aiutare gli under, un mio difetto: mi innervosisco facilmente subito.
Se lei domani dovesse ricevere una chiamata per un club estero se la sentirebbe di lasciare l’Italia per questa nuova avventura?
Se dovesse capitare che mi facciano una proposto per un club estero non escludo che possa dire di sì, ovviamente dipende sempre da certe condizioni.
Lei è nato a Scampia che cosa rappresenta questo luogo per lei?
Scampia per me è importante perché qui si cresce prima e si vive di calcio.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
Per me la mia famiglia viene prima di tutto e gli amici veri ti insegnano a crescere.
Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Il sogno rimane sempre e solo uno: cercare di dare sempre il meglio e se possibile arrivare nei professionisti.
A chi vorrebbe dedicare questa intervista?
Questa intervista la dedico a tutte le persone che mi vogliono bene e che credono in me, ma anche a chi non crede in me.
Grazie
30 10 2025
(Tutti i diritti riservati)










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