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domenica 16 gennaio 2022

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

 D.S. TONNARELLA 

MOLINO


(Molino Santo)

 






 

Santo Molino classe 1968 ed abita a Messina Ha disputato diversi campionati da giovane dalle scuole calcio, all’epoca si chiamavano   interregionali, oggi equivalgono alla serie D, questo nel lontano 1988.


Oggi svolge il ruolo di intermediario sportivo, con una grande passione per i talenti sud americani, possiede un numero di 25/30 calciatori che è un parco abbastanza importante, sono suddivisi in 4/5/6 della serie italiana; le regioni più consone sono: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio.  Attualmente sta lavorando a un progetto insieme ad un suo collega per portare un calciatore argentino di assoluto risveglio mediatico. 


Così ci  racconta:  “Spero che l'operazione possa concludersi nei migliori dei modi, nel  mio parco calciatori ci sono profili abbastanza importanti, per la categoria, ma voglio citarne uno in particolare Pablo Cragnolini, anno 2002, esterno attacco, nomino lui perché è  il più giovane , ma potrei aggiungere, visto che io ero un difensore centrale , Santiago  Dezan, classe  1999 (Igea1946 ), Federico  Lo Nigro (Salernum Baronissi ), su di lui già qualche sirena dalla serie D, Aldo  Passins (San Severo) già con un’ esperienze in D, infine Genaro Oliverso  attaccante, classe 2000 (Elettra Marconia,  eccellenza, Basilicata)  dove si è già messo in evidenza a suon di gol.

    


 







Il Covid ha stravolto le nostre vite, come ha vissuto questo lungo momento di pausa? 

 

Certamente è stato un duro impatto, accettare alcune regole fuori dalla vita comune, regole che giustamente bisogna accettare per il bene della nostra salute.




 





Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?

 

Sicuramente dal primo giorno che avrò visto per la prima volta un pallone, ci siamo guardati e detti che insieme avremmo  scritto delle pagine importanti, ed eccomi qui.

 




 





I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”

 

Venendo da una famiglia molto umile, ma con tanti valori la mia infanzia l’ho trascorsa fra lavoro, scuola e calcio, purtroppo ho dovuto fare enormi sacrifici, ma sono molto contento per quello che ho fatto.





 





Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto ancora più   legato? 

 

Diverse sono state le squadre che ho militano dalla terza categoria  alla serie d, ma sinceramente la squadra al quale sono rimasto legato è la squadra del mio paese: Ciappazzi  Calcio, purtroppo oggi non esiste più, ricordo ancora un amichevole che sarà difficile da dimenticare ACR Messina vs  Ciappazzi. Nelle file giocava un certo Totò Schillaci, ho avuto l'onore di marcarlo, e dopo un paio di anni averlo visto capocannoniere al mondiale mi sembrava un sogno.

 

Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse? 

 

 Basket, tennis, automobilismo, diciamo lo sport in genere.










Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi? 

 

Sicuramente all'inizio la fama di diventare calciatore, una volta raggiunta la massima levatura di ogni singolo profilo, si cambia volto e, permettimi questa frase “ci si butta sul denaro”, che sinceramente, non dà sempre le giuste soddisfazioni.

 

Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Il pregio: aiutare sempre il direttore di gara nel campo, un difetto, non accettavo i complimenti dopo una sconfitta, mi sembravano una presa in giro

 

Lei attualmente svolge il ruolo di intermediario sportivo. Come mai questa scelta?

 

Sì,  adesso mi occupo di intermediazione sportiva tutto è nato tre  anni addietro, allora svolgevo il ruolo di direttore sportivo nella società A.S.D Tonnarella, nella  quale riuscì a portare un calciatore argentino, da qui, diciamo, è iniziata la mia avventura, con questa mia passione, oggi è un lavoro, e  mi ritrovo con un parco calciatori abbastanza importante.

 








Non è certamente semplice fare questo lavoro, immagino che bisogna guardare tante partite, osservare più giocatori contemporaneamente, quante ore al giorno dedica a vedere le partite? 

 

Sicuramente sono tante le ore che bisogna dedicare sul campo di calcio per ottenere risultati importanti, cercando sempre di individuare il profilo più importante che poi si andrà a proporre ai rispettivi club, come sono tante le ore che rubiamo alla nostra famiglia, anche se sinceramente mia moglie mi asseconda e spesse volte mi segue nelle mie trasferte.

 





 



Un giocatore che lei ammira tantissimo e uno che ammira meno? 

 

Totti; Bonucci.



 






Un sogno per il futuro?

 

Che possiamo tutti uscire fuori da questo tunnel covid-19 e soprattutto abbracciarsi magari dopo un goal, anche questa è una gioia che ci manca profondamente.

 

 

 

 

 

16 gennaio 2022

 

(Tutti i diritti riservati) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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