PAOLO RADI
PRESENTA
DIARIO DI BORDO
di Giovanni Sanzullo
V PARTE
6
dicembre 2016
Quand'ero bambino mi colpiva, anche nel mio palazzo, quanto la
gente tenesse, sulle targhette affisse alle porte di casa, a premettere al
cognome un titolo, riferito ovviamente al capo famiglia: a parte i più rari
Dott., Avv., Ing. e Prof., era tutto un fiorire di Rag., Geom, Cav. e via
dicendo.
Ricordo distintamente che un giorno, avrò avuto dodici anni, proposi a mio padre, con grande serietà, di anteporre sulla nostra targhetta "Capo Staz." A. Sanzullo. Da grande ho scoperto che aveva uno straordinario senso dell'umorismo, ma all'epoca con me era terribilmente burbero, duro e, pur senza usare parolacce, di fronte a tutte le mie fantasiose idee in genere si limitava in vario modo, perentoriamente, a intimarmi di piantarla di dire stronzate. Tra l'altro era un tipo poco incline alla contrattazione e se insistevi non la prendeva affatto bene.
Ricordo distintamente che un giorno, avrò avuto dodici anni, proposi a mio padre, con grande serietà, di anteporre sulla nostra targhetta "Capo Staz." A. Sanzullo. Da grande ho scoperto che aveva uno straordinario senso dell'umorismo, ma all'epoca con me era terribilmente burbero, duro e, pur senza usare parolacce, di fronte a tutte le mie fantasiose idee in genere si limitava in vario modo, perentoriamente, a intimarmi di piantarla di dire stronzate. Tra l'altro era un tipo poco incline alla contrattazione e se insistevi non la prendeva affatto bene.
In questi giorni sto scoprendo molte persone che spacciano opinioni discutibili, a volte decisamente poco informate, come verità assolute atte a svelare i misteri della vita e mi domando se sulla targhetta della porta di casa, o sui biglietti da visita, non abbiamo la tentazione di aggiungere l'abbreviazione "S. Pt.", che potrebbe stare per Sommo Pontefice.
Puntualmente mi viene da ridere pensando alle risposte che
avrebbero ricevuto da mio padre.
30
Novembre 2016
Tra due ragazzi, stamattina in treno:
- Allora fammi sapere per domani sera.
- Ma ti ho già detto...
- Sì, hai detto tre cose e quattro diverse!
Questa me la rivendo.
28 anni 2016
A un certo punto della vita - magari mentre annunciano che il
tuo treno già in ritardo di 25 minuti ne perderà almeno altri 10 per imprecisati
"problemi tecnici di circolazione" - ti rendi conto del valore della
rinuncia, che può essere di per sé una scelta oppure l'altra faccia di una
scelta.
Ci sono rinunce imposte dalle circostanze, alle quali bisogna
rassegnarsi, e a ben vedere non sono propriamente rinunce; per le altre
l'importante è che siano frutto di coraggio, non di paura: in particolare sono
comunque splendide quelle fatte per amore o almeno con amore.