PAOLO RADI INTERVISTA…
14 APRILE 2016
CONVERSAZIONE
CON FRANCESCO VERDE
PASSATO/PRESENTE
Francesco Verde è un
giovane attore napoletano di cinema e
teatro, inoltre è vicepresidente dell’associazione “Progetto per la vita Onlus”.
Ogni settimana i ragazzi
di “Progetto per la vita Onlus”
indossano i loro coloratissimi camici ed entrano nelle sale dei reparti più
difficili da raccontare, quelli di pediatria, in cui l’arte del sorriso
incontra le vite dei più piccoli, colpiti da gravi malattie. L’associazione no
profit nasce in memoria di Gelsomina Verde, la 22enne vittima innocente
di una guerra a lei estranea: quella
della camorra che non risparmia nulla e nessuno. La sua brutale uccisione, il
21 Novembre 2004 scosse l’Italia intera per la brutale efferatezza ed anche
perché Gelsomina era estranea a quel
mondo.
Francesco, ti abbiamo incontrato perché il 10 maggio su Sky va in
onda la seconda serie di Gomorra, che cosa ci puoi anticipare del tuo
personaggio?
IL MIO PERSONAGGIO SI CHIAMA DOMENICO, NELLA FICTION INTERPRETO L'UOMO
DI FIDUCIA, IL TUTTO FAR , ED IL KILLER DEL BOSS CHANEL, UN NUOVO PERSONAGGIO
DELLA SECONDA SERIE DI GOMORRA 2. SONO UN UOMO SPIETATO E SENZA SCRUPOLI CHE AMMAZZA
ALTRI UOMINI CON ARMI E A MANI NUDE SENZA IL MINIMO FRENO, UN UOMO
TACITURNO.
Gomorra è stato venduto in tantissimi paesi, si tratta di serie ben
fatta e ottimamente recitata, tutto è curato nei minimi dettagli, com’è stato
il tuo primo giorno sul set?
ERO EMOZIONANTISSIMO, PER ME È STATO IL PRIMO LAVORO
CINEMATOGRAFICO PIÙ GRANDE AVUTO NELLA MIA VITA OLTRE AL FATTO DI AVER AVUTO LA
POSSIBILITÀ DI TRARRE IL LATO POSITIVO DA UNA FAIDA CHE A ME AVEVA SEGNATO LA
VITA IN MODO NEGATIVO, CON GOMORRA ERA FINITA LA MIA VITA, E CON GOMORRA FORSE
POTRÒ SPERARE NELL'INIZIO DI UNA NUOVA VIT:, QUELLA DI ATTORE.
PER ME È STATO UN VANTO POTER AVERE LA FORTUNA DI LAVORARE CON DEI
PROFESSIONISTI DI UN ALTO CALIBRO COME I REGISTI STEFANO SOLLIMA, CLAUDIO
CAPELLINI, CLAUDIO GIOVANNEI, E FRANCESCA COMENCINI ALLA QUALE SONO LEGATISSIMO
PERCHÈ MI HA TRATTATO CON SENSIBILITÀ E HA SAPUTO TROVARE LA CHIAVE GIUSTA
PER METTERMI A MIO AGIO E PER FARMI TIRARE FUORI IL MEGLIO DI ME;
NONOSTANTE FOSSI UN ATTORE ALLE PRIME ARMI ED IN CONFLITTO CON L'IMBARAZZO ED
IL TIMORE DI SBAGLIARE. POI PER NON PARLARE DELLA ROSA DI ATTORI CHE
INTERPRETANO LA SERIE, UNO PIÙ BRAVO DELL'ALTRO.
In Gomorra non c’è nessun personaggio positivo, eppure lo
spettatore si identifica comunque in questo o quello, il male affascina più del
bene?
NON SO DIRTI SE IL MALE
AFFASCINA PIÙ DEL BENE, IL MESSAGGIO CHE VUOLE MANDARE LA FICTION DI
GOMORRA È CHE UN UOMO NON DOVREBBE ASPIRARE A QUEL TIPO DI VITA ANCHE SE SI DIVENTA RICCHI, MA: DI
SOLDI CHE NON PUOI SPENDERE, PROPRIETARI DI MACCHINE LUSSUOSE CHE NON PUOI
GUIDARE E DI ALTRI BENI DEI QUALI NON PUOI GODERE, SENZA CONSIDERARE IL FATTO
QUEL TIPO DI VITA TI PORTA A SCONTARE IL CARCERE A VITA SE NON TI AMMAZZANO
PRIMA.
POI SI SA OGNUNO PUÒ INTERPRETARE IL MESSAGGIO A PROPRIO
PIACIMENTO, COME CHI VEDE IL BICCHIERE MEZZO PIENO E CHI VUOLE VEDERLO MEZZO
VUOTO.
Quando hai capito che
recitare sarebbe stato la tua vita, ti
ricordi un episodio particolare che ti ha fatto scattare nella testa quel
particolare Click?
SI LO RICORDO BENISSIMO, UN GIORNO FUI CONTATTATO DA AMICI PER
POTER SCRIVERE UN LIBRO CHE PARLASSE DELLA BRAVA GENTE CHE VIVE A SCAMPIA,
QUESTO PER CONTRASTARE IL LIBRO DI
SAVIANO CHE PARLAVA SOLO DELLA FAIDA E NO DI COME VIVEVANO LE PERSONE PERBENE
QUEL TERRITORIO.
QUESTO LIBRO È AUTOBIOGRAFICO E PARLA DI PERSONE CHE SONO
RIUSCITE A RECUPERARSI NONOSTANTE LA DELINQUENZA E LA CRIMINALITÀ CHE C'ERA A
SCAMPIA PRIMA DEL 2004.
DOPO LA MORTE DI MIA SORELLA
LO STATO HA BATTUTO LE MANI SUL TAVOLO VINCENDO IL BRACCIO DI FERRO CON LA CRIMINALITÀ
FACENDOCI RIAPPROPRIARE DI MOLTI SPAZI A NOI TOLTI DALLA CRIMINALITÀ E
RIDUCENDO SIA I GUADAGNI ILLECITI E LE PIAZZE DI SPACCIO.
MOLTI SONO RIUSCITI A VIVERE
IN ONESTÀ, CREANDOSI UN LAVORO, SVOLGENDO ATTIVITÀ SOCIALI E DI RECUPERO PER
TERZI, ALTRI, COME ME, SONO RIUSCITE A RIABILITARE LA PROPRIA FEDINA PENALE.
IL LIBRO CHE SCRIVEMMO SI CHIAMA "SCAMPIA TRIP" FURONO
VENDUTE MOLTE COPIE E DA LI’ NACQUE UNA SCENEGGIATURA TEATRALE ALLA QUALE
PARTECIPAI, MA INTERPETAVO ME STESSO, E SUCCESSIVAAMENTE CAPÌ CHE AVREI POTUTO VIVERE LE EMOZIONI, LE
SENSAZIONI DI ALTRE PERSONE, SAREI POTUTO DIVENTARE CHI VOLEVO STUDIANDO
QUEST'ARTE MERAVIGLIOSA.
HO INIZIATO COME FIGURANTE GENERICO, DETTO IN GERGO
"COMPARSA", POI COME “FIGURANTE SPECIALE” COMPARSA CON QUALCHE
BATTUTA" E POI È ARRIVATA LA SERIE CHE MI HA DATO UN RUOLO.
Film italiano preferito/film straniero preferito?
DI FILM STUPENDI CE NE SONO TANTI:
-
LA VITA È BELLA,
- C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA,
- L'AVVOCATO DEL DIAVOLO,
- SCARFACE,
- LA MASCHERA DI FERRO,
- TITANIC.
POTREI ELENCARNE A MILIONI VISTO
PERCHÈ DA ATTORE I FILM NON VENGONO VISTI PIÙ DA SPETTATORI, MA DA
CRITICI.
So che sei amico degli attori
Francesco Di Leva e Vincenzo Pirozzi, non avete avuto una vita facile, eppure
voi state a dimostrare che un’altra vita è possibile, non trovi?
CERTO! AVREBBERO POTUTO SBAGLIARE LORO E NON L'HANNO FATTO, IO
POTEVO CONTINUARE A FARLO ED HO SMESSO, QUELLO CHE CI HAI AIUTATI ENTRAMBI È
STATO IL CORAGGIO DI CREDERE NEI SOGNI, AVERE FIDUCIA IN NOI STESSI ED ABBIAMO
LOTTATO CON TUTTO NOI STESSI PER DIMOSTRARE CHE NOI AVEVAMO RAGIONE E CHE NON
POTEVAMO PIÙ ESSERE VITTIME DI QUESTO SISTEMA. E CONTINUIAMO A LOTTARE PER FAR
SI’ CHE ALTRI INTRAPRENDONO IL NOSTRO CAMMINO, QUALUNQUE SIA IL LAVORO CHE AMINO
FARE.
La tua famiglia come vive questa
tua esperienza di giovane attore che si appresta a diventare famoso con Gomorra
, la seconda stagione?
I MIEI GENITORI SONO CONTENTI, DOPO TANTI SACRIFICI FATTI A FARE
TANTI LAVORI MIO PADRE E LA COLLABORATRICE DOMESTICA MIA MAMMA E VEDERE L'UNICO
FIGLIO RIMASTO A CONSEGUIRE UN DIPLOMA IN RAGIONERIA, FARE L'ATTORE IN UNA
FICTION CHE VERRÀ VISTA IN TUTTO IL MONDO CREDO CHE NON SIA POCO.
Un regista con cui vorresti
immediatamente lavorare?
DI REGISTI CE NE SONO TANTI ED ELENCARLI TUTTI SAREBBE DIFFICILE.
Francesco sei nato a Napoli, cosa rappresenta per te questa città
dalle mille contraddizioni, una città non facile, ma che sa trasmettere tanto a
chi la visita per la prima volta.
NAPOLI È MIA MAMMA IO SONO FIGLIO SUO, E NON POTREI MAI LASCIARLA,
SAREBBE RINNEGARE LE MIE ORIGINI, È UNA CITTÀ CHE MI HA REGALATO TANTI DOLORI,
MA IN FIN DEI CONTI MI HA RESO L'UOMO CHE SONO OGGI.
Grazie per l’intervista.
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