25 SETTEMBRE 2015
A DIFESA DELLE
DONNE
CONVERSAZIONE CON
MARCELLO FILZI
Marcello
Filzi è un middle management per una
multinazionale giapponese, nonché cintura nera di Kung-Fu, Karate e cintura
marrone di Aikido; è stato campione nazionale di Sanda (Kung- Fu
negli anni 1991 e 1992) per due anni consecutivi.
Si
dedica quando ha tempo a tenere dei corsi di Difesa Personale e Arti Marziali.
Questi
corsi sono rivolti soprattutto alle donne che possono essere oggetto di
maltrattamenti o di stupro.
Signor Filzi lei è un campione di Sanda, come si è avvicinato a
questa attività?
E’ stato un caso, da ragazzo facevo atletica presso il campo di
atletica alla Terme di Caracalla, successivamente la struttura venne chiusa; un
amico, conosciuto all’università, mi convinse a frequentare la palestra
frequentata dallo stesso.
Rispetto ad altre discipline, che cos’ha di diverso, non so,
forma il carattere, ci rende più consapevoli?
Ti rende più consapevole delle tue
capacità, non ti rende né più forte, né più debole, ribadisco: solo più
consapevole.
Lei tiene dei corsi anche di difesa personale, da chi sono
frequentati?
La maggior parte delle volte da: casalinghe, ragazze e ragazzi che vogliono
imparare ad avere il controllo di una situazione critica, tengo a precisare che
sono lezioni gratuite.
Leggiamo ogni giorno di aggressioni e stupri, un corso di fesa
personale, può limitare queste aggressioni e far fuggire lo stupratore, voglio
dire: una donna si sentirebbe più sicura ad uscire di casa da sola?
Lo scopo del corso è proprio quello di
evitare situazioni critiche e di affrontare in maniera non passiva
un’aggressione. E’ ovvio che se ti aggrediscono puoi decidere di non muoverti,
ma in maniera consapevole: non sei bloccato dal terrore:
A questo punto una domanda è obbligatoria: ma se una donna o un
uomo vengono da lei per frequentare corsi di kung-fu o difesa personale,
verrebbe da chiedersi, lo Stato dov’è?
Lo Stato dovrebbe provvedere
all’educazione dei giovani e non sempre avviene. Nelle scuole maggiore dovrebbe
essere una certa “educazione”.
Molte sono le violenze domestiche, ha conosciuto donne
vittime di abusi?
Fortunatamente no!
Lei abita a Roma, Roma negli ultimi periodi sembra essere diventata
la città più violenta d’Italia, perché a suo avviso questa escalation?
Due i fattori: la mancanza di
lavoro e una certa assenza nel territorio della presenza delle forze
dell’ordine.
Tutti oramai si sento insicuri e vorrebbero tenere un’arma con sé,
non lo ritiene un po’ pericoloso, voglio dire, non sarebbe un “far west”?
Personalmente sono contrario
all’uso delle armi perché non risolvono un problema che è fondamentalmente
sociale.
Che cosa le ha veramente insegnato il Sanda – che è lo stile del
combattimento del kung-fu?
Mi ha insegnato ad affrontare le persone sul “ring” a viso aperto,
e oggi in un mondo che è sempre più competitivo, questa disciplina ti dà
sicurezza.
Grazie
per la gentile collaborazione
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