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giovedì 4 settembre 2014





GIOVEDI’ 04  SETTEMBRE 2014 



IO E L’INTELLIGENCE,

10 DOMANDE A MARY PACE


Oggi amici per voi intervistiamo Mary Pace “scrittrice ciociara” con un passato nell'intelligence.


Mary, se ti definiscono “scrittrice ciociara” ti offendi o invece questa affermazione ti diverte?

Assolutamente no. Sono orgogliosa di essere ciociara

  Come hai iniziato il tuo percorso in questo, se così possiamo definirlo, “ settore particolare” ?

Erano gli anni sessanta, io vivevo in un paese che non offriva assolutamente nulla. Tramite un avvocato mi recai a Roma ed ebbi il contatto con un parlamentare, che a sua volta mi prese appuntamento con una persona a Montecitorio. Così conobbi il generale De Lorenzo capo del SIFAR ed L’Arma dei Carabinieri. Questo fu il primo incontro ed andò abbastanza bene, io non sapevo assolutamente con chi avevo parlato. Il lavoro era pericolosissimo, evidentemente qualche santo mi aiutò. Nessuno seppe mai che tipo di lavoro io svolgessi.


    Sei diventata famosa al grosso pubblico quando sei stata intervistata per il programma “Le Iene” in merito a una taglia che ti dovrebbe pagare la CIA  per aver favorito la cattura di Bin Laden, il fatto di essere conosciuta da tanti,  dai non addetti ai lavori, ti fa piacere?

Il fatto che io sia stata conosciuta dal grosso pubblico mi lascia del tutto indifferente perché se avessi voluto della pubblicità non avrei svolto il lavoro di agente segreto.


    A tuo avviso perché coloro che hanno, o avrebbero ucciso   Bin Laden, sono tutti morti, si tratta solo di coincidenze?

Sono morti tutti quelli che hanno ucciso Bin Laden perché non dovevano esserci testimonianze che andavano a confutare le dicerie degli americani

   Hai scritto diversi libri, molti interessanti, cosa c’è a tuo avviso che non sappiamo dei tanti segreti che avvolgono la nostra nazione? Prendiamo il caso Ustica, perché il governo italiano è ancora reticente a non far conoscere la verità,  non sarebbe un gesto di rispetto nei confronti dei parenti delle vittime?


Sono molte le cose che il popolo non sa e che il governo non dirà mai. Certo , sarebbe un bel gesto nei confronti dei parenti delle vittime, ma loro se ne fregano. Per il caso di Ustica come quello di Piazza Fontana vi rivolgo l’invito a leggere i miei libri in modo che si accenda la luce.

    Chi è stato il tuo maestro, colui a cui devi molto per la tua formazione professionale?

Il mio maestro fu lo stesso generale De Lorenzo, ma con il tempo Guido Giannettini mi prese sotto la sua ala e mi insegnò la strategia e tattica militare, il Modus Operandi delle più grandi Intelligence del mondo. Inoltre mi fece conoscere lo Scudo Spaziale con tutte le sue armi e tante altre cose. Egli aveva insegnato anche agli agenti americani della CIA e fu l’unico italiano a fare questo.



    Oggi i nostri servizi segreti sono migliori o mantengono le stesse linee guida rispetto a 45 anni fa?
No comment. Penso di avervi fatto capire come la penso.


  Possiamo dire che hai avuto una vita, passami questo termine ”avventurosa”, rifaresti tutto, oppure su certe operazioni saresti più cauta?

Non rinnego il mio passato, rifarei tutto ugualmente come l’ho fatto. Certo, non e’ stata una vita normale , una vita piena di esperienze, rischiosa e con tante ferite sulla mia pelle .


  Negli ultimi mesi si parla di questa minaccia terroristica che potrebbe colpire non solo l’Europa in generale, ma nello specifico anche l’Italia, credi veramente che i centri più importanti delle nostre città sono in pericolo?

Per quanto riguarda la minaccia terroristica dell’ISIS è una realtà purtroppo. Certo non si diramano di spacci allarmistici ma siamo tutti allertati. Un brutto pericolo incombe su di noi molto più pericoloso di Al Qaed


            Se dovessi descriverti, quali aggettivi useresti?
“ Determinata”. Questo aggettivo mi rispecchia in pieno anche se poi come tutte le persone ci sono pregi e difetti.














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