RIFLESSIONE DI LUNEDI’
6 MAGGIO 2014
IL
FASCISMO DEL CONFORMISMO -
Pubblico una mia
riflessione su P.P. Pasolini, il testo:
Gli scritti corsari, una raccolta di
articoli pubblicati dall’autore presso i vari quotidiani dell’epoca, sfogliando
il libro questa volta la mia attenzione è stata catturata dal seguente articolo
11 luglio
1974,Ampliamento del bozzetto sulla rivoluzione antropologica in Italia.
L’autore ritiene
c negli anni ’70 “ chi ha manipolato e radicalmente
(antropologicamente ) le grandi masse contadine e operaie italiane e un nuovo potere che mi è difficile
definire: ma di cui sono certo che è il più violento e totalitario che ci sia
mai stato: esso cambia la natura della gente, entra nel più profondo delle
coscienze. (…) Il bombardamento ideologico
televisivo non è esplicito: esso è tutto nelle cose, tutto indiretto.
Mai un modello di vita ha potuto essere propagandato con tanta efficacia che
attraverso la televisione. Il tipo di uomo o donna che conta, che è moderno,
che è da imitare e da realizzare, non è descritto o decantato: è rappresentato!
(…) Gli eroi della propaganda televisiva – giovani su motociclette, ragazze
accanto a dentifrici – proliferano in milioni di eroi analoghi nella realtà. La
televisione (…) a livello involontario è stata al servizio di un nuovo potere,
che non coincide più con la democrazia cristiana e non sa più che farsene del
Vaticano. Cio’ che più mi impressiona è (…) è che il potere ha deciso che noi
siamo tutti uguali. (…) Ognuno in Italia sente l’ansia degradante di essere uguale agli nel consumare,
nell’essere felice, nell’essere libero.
Lo scritto è del 1974,
e devo ammettere che ho dovuto fare una sintesi, l’autore affermava di aver
visto l’uguaglianza nel vestire in Russia, con la differenza che i Russi questa
uguaglianza se l’erano conquistata con la Rivoluzione del 1917, in realtà
studiando bene la storia, le cose non andarono
certamente così. Ma non è in questo momento la storia della Rivoluzione
Russa che mi interessa, è il concetto dell’uniformità. Uniformità oltre che del
vestire, uniformità nel pensiero. Dunque, di fronti a certi fenomeni sociali:
bisogna saper capire, comprendere, accettare, accogliere, oppure c’è il
pensiero opposto: non capisco, non
comprendo, non voglio accettare, e neppure accoglierò mai. Ecco il fascismo del
conformismo, la diversità di pensiero, la riflessione critica è bandita, si è
eretici. Prediamo il caso Giuliani: per la Sinistra (ancora con questo termine
privo di fondamento) un eroe; per gli altri “un poco di buono che la morte se
l’è cercata”. Non ho letto nessun commento serio che approfondisse il caso, che venisse letto
sotto altre angolature. Il potere ha dunque deciso, dobbiamo essere tutti
uguali anche del dissentire. Attenzione ad essere diversi: rischiate di essere
messi al confino.
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