RIFLESSIONE LUNEDì 13
GENNAIO 2013 : LA LEGGE NON E’ UGUALE
PER TUTTI – CI MANCHEREBBE -
Come
riflessione di questa settimana ho scelto il Cap III de I Promessi Sposi. Renzo
su consiglio dell’esperta Agnese si reca dall’avvocato Azzegarbugli per
chiedere aiuto, l’avvocato non capisce all’inizio la vicenda e scambia Renzo
per un bravo che ha minacciato una persona, leggete con attenzione. L’avvocato
risponde alla quesito di Renzo:
“Se non avete fede in me, non facciam niente. Chi dice le
bugie al dottore, vedete figliuolo, è uno sciocco che dirà la verità al
giudice. All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a
imbrogliarle. Se volete ch'io v'aiuti, bisogna dirmi tutto, dall'a fino alla
zeta, col cuore in mano, come al confessore. Dovete nominarmi la persona da cui
avete avuto il mandato: sarà naturalmente persona di riguardo; e, in questo
caso, io anderò da lui, a fare un atto di dovere. Non gli dirò, vedete, ch'io
sappia da voi, che v'ha mandato lui: fidatevi. Gli dirò che vengo ad implorar
la sua protezione, per un povero giovine calunniato. E con lui prenderò i
concerti opportuni, per finir l'affare lodevolmente. Capite bene che, salvando
sé, salverà anche voi. Se poi la scappata fosse tutta vostra, via, non mi
ritiro: ho cavato altri da peggio imbrogli... Purché non abbiate offeso persona
di riguardo, intendiamoci, m'impegno a togliervi d'impiccio: con un po' di
spesa, intendiamoci. Dovete dirmi chi sia l'offeso, come si dice: e, secondo la
condizione, la qualità e l'umore dell'amico, si vedrà se convenga più di
tenerlo a segno con le protezioni, o trovar qualche modo d'attaccarlo noi in
criminale, e mettergli una pulce nell'orecchio; perché, vedete, a saper ben
maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente. In quanto al curato,
se è persona di giudizio, se ne starà zitto; se fosse una testolina, c'è
rimedio anche per quelle. D'ogni intrigo si può uscire; ma ci vuole un uomo: e
il vostro caso è serio, vi dico, serio: la grida canta chiaro; e se la cosa si
deve decider tra la giustizia e voi, così a quattr'occhi, state fresco. Io vi
parlo da amico: le scappate bisogna pagarle: se volete passarvela liscia,
danari e sincerità, fidarvi di chi vi vuol bene, ubbidire, far tutto quello che
vi sarà suggerito.”
Da questo dialogo emerge il
Manzoni illuminista, l’autore attraverso queste parole ci illustra la figura
del corrotto avvocato. Questi usa
un linguaggio allusivo, generico, la cosa grave è che l’avvocato dice che se
uno sa “maneggiare le grida” nessuno è colpevole e nessuno è innocente. Ecco il
pessimismo manzoniano sulla giustizia, di qui la speranza sull’importanza della
legge, la quale deve essere giusta e compresa da tutti, ma soprattutto deve
essere accettata dalla totalità dei cittadini. Solo in questo modo un società puo’
dirsi civile. E oggi? Oggi siamo di nuovo nella società del 1600, piena di
leggi e di leggine, dove spesso il più debole non sa cavarsi d’impaccio e solo
il più forte, e con gli avvocati più furbi, puo’ cavarsela.
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