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domenica 18 settembre 2022

SEZIONE SPORT

 

 

 

 

Paolo Radi intervista

 

 

 

 

SIMONE 

VALLARELLI

 



    

 

Questa è la seconda intervista che facciamo a Simone Vallarelli, ma è bene ricordarsi cosa ci aveva raccontato di sé alcuni anni fa.

 

 “Sono Simone  Vallarelli ho 28  anni e sono nato a Terlizzi un piccolo paesino del nord barese. Fin da piccolino sono stato innamorato del calcio giocando nella scuola calcio della mia città. 


Quasi per gioco o per caso mi sono ritrovato in porta ruolo che non ho mai abbandonato fino si giorni nostri. Dopo anni nel calcio togliendomi qualche soddisfazione fino ad arrivare ai playoff di eccellenza con la squadra della mia città, ho deciso, grazie anche a parenti vicini al mondo del futsal, di sperimentare questo nuovo mondo e farlo diventare da lì a poco il mio mondo dove si esprimermi liberamene. 




La prima avventura avviene nella società San Rocco Ruvo dove mi ritrovai quasi per gioco. Da lì a pochi mesi grazie alla perseveranza negli allenamenti, e al mister che hanno esaltato le mie capacità, sono riuscito ad essere il portiere titolare della prima squadra che all’epoca competeva per il campionato di serie B nazionale. Da lì una continua ascesa passando in A2 nelle fila del Sammichele fino al Cassano Corazzata Nazionale. Nel dicembre 2018 arriva la svolta e la   ricordo come se fosse ieri. 



Era una fredda mattinata di dicembre quando il preparatore della società del Napoli calcio a 5 mi prospetta la possibilità di fare il salto di qualità. Così il 6 dicembre mi ritrovai a firmare per una delle società più importanti del palcoscenico nazionale; ero riuscito a raggiungere il mio sogno fin da quando avevo intrapreso questa avventura; giocare in serie A con giocatori che hanno fatto la storia del futsal e la stanno facendo. La stagione termino con i play off raggiunti è una finale di coppa Italia persa ai rigori, ma che fu super entusiasmante contro la squadra che alla fine della manifestazione si laureò campione. 




A fine stagione mio malgrado decisi di avvicinarmi di più a casa tornando nella squadra che mi aveva lanciato ad alti livelli: il Sammichele. Fu un anno strepitoso pensando al precampionato, addirittura gli addetti ai lavori ci davano per spacciati. Arrivammo ad un passo dai play off giocandoci la possibilità fino alla fine. Nell’estate del 2019 arriva la chiamata de Rutigliano squadra di A2 e questo è stato un anno particolare. 




Fino a dicembre eravamo lì nelle prime tre a combattere per la promozione, a dicembre purtroppo per cause di forza maggiore sono stato costretto a fare un passo indietro. Ora sono tesserato con il Palo calcio a 5 società emergente che punta a far bene e crescere a livello nazionale”. 



Spero di poter contribuire ai grandi successi che questa società è destinata a raggiungere. Tutti sappiamo cosa ha colpito il nostro amato paese e quindi la stagione è stata interrotta. In questo momento le priorità sono altre questo è certo ma io spero di tornare presto a fare ciò che amo”


Le squadre successive dove ho militato sono state: anno 2020-2021 la Tenax di Castelfidardo (A 2) anno 2021-2022, Canosa (eravamo in serie B e poi con i play off siamo saliti in A2) e ora mi trovo nell’ASD Catanzaro Futsal in serie A2.

 

 

 

 

 

Il Covid ha stravolto le nostre vite, come ha vissuto questo lungo periodo di pausa? Riusciva ad allenarsi quotidianamente?

 

Buongiorno Paolo e buongiorno a tutti voi lettori, sappiamo che il periodo appena trascorso è stato uno dei più bui della storia sembra ieri quando per ogni singolo allenamento ci toccava presentare un’autocertificazione della società o quando pur di allenarsi eri costretto farlo autonomamente e individualmente chiuso in casa. Noi sportivi siamo stati fortunati perché ci è stato permesso dopo un primo periodo di chiusura totale di fare ciò che ci piace.

 


Le voglio fare i miei complimenti so che le mancano due esami se ho ben capito per la triennale di Scienze Motorie, soddisfatto? 

 

Sicuramente il percorso scolastico è un obiettivo che mi son posto sin dall’inizio, un domani vorrei continuare a lavorare nello sport e il percorso intrapreso è quello giusto.

 


Ma come riesce a coniugare lo sport con lo studio universitario?

 

Il connubio sport -università è sicuramente “tosto”, ma con un briciolo di voglia e determinazione, che non sono mai mancati, si può tutto.

 







Lei dal calcio a 11 passa al futsal, si è mai chiesto cosa sarebbe successo se non avesse fatto questa scelta?

 

Sinceramente Paolo non mi sono mai posto la domanda, sono una persona che guarda poco al passato e che vive il presente, ad oggi col senno di poi posso solo dire di aver fatto la scelta giusta visto tutte le soddisfazioni avute grazie a questo meraviglioso sport

 


Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più   legato? 

 

Ogni squadra di ogni anno sportivo ti segna e ti insegna, ogni volta è un’esperienza nuova, certo devo un plauso particolare alla squadra che mi ha lanciato e che in primis ha creduto in me il San Rocco Ruvo, ma tutte le maglie indossate fin ora resteranno incollate su di me come una seconda pelle.

 


Che consigli darebbe a un giovane che volesse avvicinarsi a questo sport?








L’unico consiglio che sento di dare è lavorare sodo e con umiltà, penso che nella vita come nello sport sono due ingredienti fondamentali per farcela

 


Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando) 

 

Sicuro di difetti ne ho tanti i pregi li lascio dire agli altri, a parte gli scherzi, penso che un difetto e allo stesso tempo un pregio è che mi immergo del tutto nella realtà in cui gioco, pratico questo sport con un’ ossessione tale che mi ha portato ad essere quel che sono, ma che allo stesso tempo mi ha portato a sacrificare molto della mia vita al di fuori del rettangolo di gioco.

 


Famiglia e amici quanto sono importanti per lei? 

 

La mia famiglia per me è tutto è il mio sostegno la mia ancora il mio centro di gravità devo a loro tutto ciò che sono diventato, allo stesso tempo gli amici sono una parte importantissima della mia vita sono compagni di mille avventure e disavventure, sono stato davvero fortunato in entrambe le cose

 


Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato? 

 

Paolo sono un po’ scaramantico quindi i sogni nel cassetto li tengo nascosti, di certo la cosa che posso dirti come ogni inizio stagione e di poter raggiungere gli obiettivi prefissati 

 

 

18 settembre    2022

 

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