SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
ROBERTO
BERGANTINO
Roberto Bergantino è un calciatore, abita a Mondragone ed è nato il 29 gennaio del 1988 così ci presenta: “
Mi chiamo Roberto Bergantino, ho frequentato la Scuola calcio Damiano promotion (presidente signor Carmine Tascone grande scopritore di giocatori) nel dicembre 2003 vengo ceduto al Messina calcio del (presidente Pietro Franza), lì faccio settore giovanile Nazionale e dopo 2 stagioni vengo ceduto in prestito con diritto di riscatto al Giugliano calcio serie C.
L'anno successivo dopo un gran campionato di allievi nazionali con 20 gol vengo così riscattato dal Giugliano, ci rimango per un altro anno con qualche apparizione in serie C, poi per problemi burocratici legati alla società (fallimento)sono stato obbligato a lasciare il Giugliano.
Un brutto infortunio (rottura dei legamenti della caviglia) mi tiene lontano dai campi per 2 anni per poi tornare nei campionati di eccellenza e promozione anche fuori regione.
Negli ultimi anni per motivi legati al lavoro, ( Roberto Bergantino per motivi di lavoro fa il pendolare, si alza molto presto alla mattina e torno a casa alla sera tardi) riesco ancora a divertirmi tra campionati dilettantistici regionali.
Il Covid ha stravolto le nostre vite, come ha vissuto questo lungo periodo di pausa? Riusciva ad allenarsi quotidianamente?
Il covid per noi giocatori dilettanti è stato veramente un'esperienza bruttissima, meglio non pensarci, è stato un qualcosa che mi ha fatto soffrire tantissimo, riuscivo si ad allenarmi a casa da solo.
Il problema è stato quello di aver abbandonato uno spogliatoio con tantissimi amici, questo fatto mi fa stare ancora male, anche perché in quello spogliatoio avevamo ancora tante altre soddisfazioni da toglierci.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Ho scoperto che il calcio era un mia passione forse prima di nascere!
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
I miei genitori mi hanno assecondato in tutto e mi hanno sempre supportato in tutto, ricordo che quando facevo scuola calcio con la famosa “Damiano Promotion "del presidente Carmine Tascone, loro mi portavano agli allenamenti in compagnia di mia nonna, che bei ricordi.
Come si è trovato al Messina calcio?
Militare nel Messina è stata un'esperienza bellissima, certamente il passare da un campionato regionale a quello nazionale non è stato facile, ma alla fine sono stati 2 anni fantastici, ho conosciuto ragazzi e ancora oggi ci sentiamo; si creò una vera è proprio famiglia, condividere una stanza del convitto con un compagno di squadra e molto molto bello. In conclusione è stata un’esperienza bellissima che mi resterà sempre nel mio cuore.
E dell’esperienza al Giugliano calcio, cosa mi sa dire?
Anche al Giugliano calcio è stata un'altra bellissima esperienza, ho disputato un campionato di allievi nazionali mettendo a segno 20 gol, veramente un'annata indimenticabile, per poi fare un'altro bellissimo campionato di Beretti Nazionali, peccato che poi finì tutto male per gli avvenimenti che tutti conoscono (il fallimento della società).
Dopo tanti anni bui finalmente quest'anno il Giugliano è tornato nella categoria che gli appartiene nel vero calcio professionistico ed e questo mi fa tanto tanto piacere, da parte mia un “in bocca al lupo” a tutta la citta di Giugliano: Forza Giugliano!
Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse?
Oltre al calcio seguo tantissimi altri sport...ma il calcio per me non è solo uno sport ma è semplicemente la mia vita Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d’accordo. Il calcio è molto, molto di più"
Perché tutti provano a diventare calciatori? Che cosa gli attira, più la fama o i soldi per condurre una vita agiata e piena di comodità?
Tutti provano a diventare calciatori innanzitutto perché è lo sport più bello al mondo, poi pure perché la vita di un calciatore fa invidia a chiunque, ma sappiamo bene che dietro a un calciatore ci sono sacrifici che nessuno può immaginare.
Lei gioca nel ruolo di?
Sono un attaccante, un falso nueve come si dice oggi, un po’ come Luis Suarez, "Gabriel Jesus, Roberto Firmino, giusto per intenderci.
Si ricorda il suo goal più bello?
Forse il gol più bello è stato proprio quando fui chiamato per un provino per il Messina calcio, “una fucilata” da 30 metri, mi ricordo che pioveva tantissimo.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Difetti e pregi no comment.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
La famiglia è tutto è una cosa “inspiegabile” non esistono parole per definire quanto sia importante la famiglia, ho una moglie e una figlia fantastica che mi ha sempre sopportato e supportato in tutto, è grazie alla loro forza morale che mi danno se ancor oggi riesco a divertirmi.
Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Io non sono abituato a sognare in grande, il mio sogno è quello di vedere che la mia famiglia stia sempre bene, e di riuscire ad accontentare mia figlia in tutto quello che vuole e che vorrà e di vederla un giorno realizzata.
01 settembre 2022
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