SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
LORENZO
FIORINI
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Lorenzo Fiorini è un giocatore di calcio di Roma, e gestisce la Ulivi Village calcio a 5. Così ci si presenta.
“Ho iniziato a giocare all’età di 5 anni e ho fatto tutta la scuola calcio fino a 16 anni nell’ Urbetevere calcio.
Sono partito all’età di 16 anni per andare a giocare nel Livorno disputando il campionato primavera per un anno e mezzo.
Sono poi ritornato nel Lazio disputando campionati di Serie D con la Cinthia e dopo con il Marino. Dopo il Marino in serie D mi sono spostato in promozione ed eccellenza sul litorale romano, queste le squadre: Focene, Fregene e Fiumicino.
Nel 2016/17 mi sono trasferito in serie D nel Trastevere Calcio.
Poi una piccola parentesi in eccellenza nel Civitavecchia Calcio, nel dicembre 2018 mi sono trasferito al Pro Roma in promozione vincendo i play off. Nell’anno 2018/2019, sempre in promozione, vado a militare inizio con la Tivoli e poi con la Vis Sezze vincendo il campionato.
Nel 2019/2020 mi trasferisco al Terracina, sempre in promozione, purtroppo il campionato non è stata concluso a causa del covid, però abbiamo centrato l’obbiettivo quello di salire in eccellenza avendo una buona posizione di classifica.
Nel 2020/21 inizio in promozione con il Fiano Romano, purtroppo dopo 4 giornate il campionato è stato di nuovo fermato causa pandemia, successivamente mi sono trasferito in eccellenza al Casal Barriera finendo la stagione in quel club.
Nel 2021/22 ritorno in promozione con l’Aurelia antica, vincendo il campionato.
Nella stagione appena conclusa, 2022/23, sempre in promozione vado a Valmontone vincendo il campionato".
Come prima domanda le voglio fare questa lei gestisce la Ulivi Village calcio a 5, per chi non la conosce, ci potrebbe spiegare illustrare quale attività si fanno e da quanti anni è aperta?
Gli Ulivi Village è una società sportiva fondata 10 anni fa da me e da mia madre, abbiamo un circolo sportivo in gestione dove abbiamo molte attività sportive: 2 campi da calcio a 5, 3 campi da beach volley al chiuso e all’aperto, 3 campi da padel, un campo da padbol, una palestra funzionale e uno chalet dove organizziamo feste di compleanno ed eventi. All’interno di queste strutture organizziamo molteplici attività come la scuola calcio a 5, il settore agonistico calcio a 5 e prima squadra, corsi di beach volley e padel, centri estivi. Insomma un villaggio sportivo funzionale tutto l’anno.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Gioco a calcio da quando avevo 5 anni, vengo da una famiglia prevalentemente sportiva e che hanno lo sport e la competizione nel sangue. Gia da quando ero piccolo avevo le idee ben chiare, quello di giocare a calcio e nello stesso momento avviare un’attività sportiva che mi avrebbe fatto rimanere nell’ambito sportivo e per fortuna ci sono riuscito.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
Assolutamente, i miei genitori mi hanno sempre assecondato, cercando pero di inculcarmi la cultura sia dello studio, ma nello stesso momento anche inerente all’attività sportiva. Perché secondo loro lo studio e lo sport vanno di pari passo rispettando sempre delle regole per loro fondamentali:dedizione , impegno e passione e rispetto delle persone sia a scuola che a calcio.
Lei a 16 anni va al Livorno, era giovanissimo, come si è trovato in quell’ambiente, si era ambientato bene?
Sì, dopo aver fatto la scuola calcio e il settore agonistico nell’Urbetevere Calcio, a 16 anni mi sono trasferito a Livorno per un anno e mezzo, da solo senza genitori.
L’impatto fisico e mentale all’inizio è stato un pò traumatico, il professionismo è totalmente diverso da quello dilettantistico: ritmi intensità, giorni e ore di lavoro, stile di vita. Poi una volta abituato è stato molto più facile e anche divertente.
Lei ha giocato in diverse squadre, a quale è rimasto più legato?
Più alle squadre io sono uno che lega tanto con i compagni, in tutte le squadre che ho giocato ho sempre ottimi ricordi e amicizie che si sono mantenute nel tempo e anche fuori dal campo.
Ha collezionato tanti successi, qual è il segreto di saper giocare così bene?
Per fortuna la maggior parte delle squadre dove ho giocato avevamo spogliatoi coesi e la squadra era importante, il successo arriva se fai gruppo e logicamente uniti per l’obbiettivo finale, se stai bene nella squadra poi si rispecchia anche nel rettangolo verde, perché riesci a esprimere sempre il massimo del tuo potenziale.
Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse?
Sono uno sportivo e tutti gli sport mi affascinano, principalmente seguo il basket e il tennis
Lei gioca nel ruolo di?
Gioco attaccante centrale.
Si ricorda il suo goal più bello?
Il gol più bello è quello che deve ancora arrivare.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Un mio pregio è quello che mi metto sempre a disposizione della squadra e del mister, non pensando alla gloria personale, ma solo su quello che ha bisogno la squadra e per un’attaccante non è per niente scontato
Un mio difetto è quello che a volte sono troppo schietto e se devo dire un qualcosa al mister, direttori o presidenti non ci penso due volte e la dico, non pensando però alle conseguenze.
Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora?
Direi una bugia se non avessi rimpianti, il mio più grande rimpianto è quello di essermene andato da Livorno dopo i tanti sacrifici che avevo fatto per stare nel club.
Un giocatore che lei ammira tantissimo?
Ho sempre ammirato il mio capitano Francesco Totti, giocatore in attività che ammiro per come gioca è Lautaro Martinez.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
La famiglia è la cosa più importante, se hai una famiglia come la mia che ti supporta sempre e che ti sta vicino in tutte le fasi della vita essa ti dà quella spinta in più anche a livello sportivo.
Ho una compagna fantastica che mi ha dato alla luce due figli, e ritornare a casa magari dopo un allenamento o dopo una partita distrutto e vedere lei e loro è una cosa indescrivibile. Per quel che concerne l’ amicizia ti posso dire che per me è una cosa sacra e i miei amici li custodisco nel mio cuore come fratelli.
Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Il mio sogno è quello di vincere un altro campionato e dedicare la vittoria al mio primo tifoso che mi ha accompagnato e sostenuto sempre: a mio nonno che è venuto a mancare poche settimane fa.
14 Luglio 2023
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