SEZIONE SPORT
Paolo Radi intervista
FRANCESCO
D’ANDREA
Francesco D’Andrea, classe 1994, è un giocatore di calcio e così si presenta ai lettori:
“Ho iniziato per strada perché ai tempi nostri non era così importante come invece accade oggi, sinceramente pensavamo altro: lavorare per andare avanti, all’epoca non era facile condurre una vita dignitosa.
Comunque ho iniziato Scuola calcio Brothers che si trova ad oggi ancora a Chiaiano vicino casa mi, infatti io sono di Marianella. Successivamente crescendo all’età di 21 anni ho iniziato a giocare con il club F.C. Parete- Caserta - (3 categoria per 3 anni) poi sono andato a militare giocare con il Borbonia Felix Mugnano 2019 dove abbiamo iniziato in terza categoria vincendo così il campionato
Adesso gioco ancora con loro, questo perché oltre al calcio esiste anche un rapporto straordinario con il presidente e il resto della squadra, vorrei anche precisare che siamo un gruppo eccezionale e molto unito sotto tutti i punti di vista.
Vorrei puntualizzare che ho avuto proposte per andare in alcune squadre più blasonate, ma sinceramente è stata una scelta di cuore rimanere in questo club, anche se, preciso di nuovo ho avuto altre richiesta per firmare con dei club di categoria superiore”.
La prima domanda che le voglio fare è la seguente come sta andando questa stagione, è contento delle sue prestazioni?
Questa stagione sta andando abbastanza bene non ci possiamo lamentare. Ma la strada è ancora lunga e dunque: piedi per terra e lavorare.
Oggi possiamo dirlo il calcio “di strada” è scomparso, come mai secondo lei?
Prima la vita era molto molto più difficile per poter permettersi di frequentare una scuola calcio. Purtroppo è cambiata tutta la generazione, è cambiato proprio proprio il modo di vivere. Però se mi fai una domanda e mi dici preferiresti giocare in strada tra le palazzine o andare ad una scuola calcio, io sceglierei sempre il calcio di strada, perché è molto formativo, si matura in fretta, si capiscono diversi aspetti della vita, ci tengo a ribadire che per me il calcio è passione, ma anche tanto sacrificio.
Quando ha scoperto che il calcio sarebbe diventato la sua più grande passione?
Il calcio è sempre stato una mia grande passione sin da bambino. Difficile trovare qualcuno che non sia appassionato di calcio, secondo me al 98%siamo lo siamo tutti.
I suoi genitori hanno cercato di assecondarla, oppure le hanno detto la classica frase: “...non sarebbe meglio che pensassi allo studio?”
I miei genitori, sinceramente, non mi hanno mai detto, perché già da piccolo mi ero già preso le mie responsabilità. Ti ripeto la vita di prima era molto molto più difficile rispetto a quella di oggi, prima si pensava prima alla famiglia, bisognava riuscire a portare il guadagno della giornata a casa per far quadrare il bilancio familiare. Non esisteva tutto questo lusso che hanno i giovani di oggi, il paio di scarpe che compravi dovevo durare due anni. Oggi il il modo di vivere è cambiato completamente,
Lei ha un forte legame con il Borbonia Felix Mugnano 2019, come mai, a cosa è dovuto ciò?
Sì il Borbonia per me è una famiglia, con loro ho iniziato dal primo anno che è nata la società la Borbonia Felix Mugnano, sono sempre stato al centro del loro progetto e questo davvero mi fa tanto felice Essere un giocatore del Borbonia vuol dire “tanta roba” e ringrazio il presidente Romano per avermi dato questa magnifica opportunità Perché Borbonia è famiglia. Vorrei fare anche un ringraziamento a tutti gli sponsor che ci stanno dando una grossa mano e che non ci fanno mancare nulla.
Oltre al calcio quali altri sport segue con grande interesse?
Oltre al calcio sono molto affascinato dal tennis, mi piace e lo seguo con grade interesse.
Lei gioca nel ruolo di?
Io sono difensore centrale.
Si ricorda il suo goal più bello?
Uno dei miei goal più belli l’ho fatto 3 anni or sono, la partita era contro il Qualiano. Successe all’ 80 esimo su calcio di punizione.
Grandi discussioni con il mister le ha avute oppure ha sempre accettato le decisioni con serenità?
Sì è capitato più di una volta di fare discussioni con il mister a chi non capita? Ma ci sta, direi, l’importante è portare sempre il dovuto rispetto e confrontarsi sempre con educazione.
Generalmente che ruolo ha all’interno del gruppo, mi spiego ascolta i consigli dei compagni, discute serenamente con loro, oppure tende a imporre la sua volontà?
Io sono capitano del Borbonia, ma per me siamo tutti capitani. Accetto sempre i consigli perché nella vita e anche all’età di 30 anni c’è sempre da imparare. Poi può capitare qualche discussione durante l’allenamento allenamento, o in partita l’importante è il rispetto e non superare il limite.
Un suo pregio e un suo difetto (calcisticamente parlando)
Difetto che mi arrabbio facilmente, in campo divento tutta un’altra persona. Di pregi penso di averne diversi, te ne voglio far presente uno: cerco sempre di mettere pace fra noi e gli avversari anche quando abbiamo ragione.
Se avesse la possibilità di tornare indietro, cambierebbe qualcosa, oppure è soddisfatto di dove è arrivato sino ad ora?
Se tornassi indietro scegliere sempre Borbonia Felix, sono sincero perché siamo una famiglia. Oltre all’aspetto prettamente calcistico, conta la persona e sinceramente sono tutte persone fantastiche.
Famiglia e amici quanto sono importanti per lei?
Per quel che concerne la mia famiglia ti posso dire che darei la mia vita, e gli amici sono sempre una parte importante per me. E visto che parliamo di famiglia voglio aggiungere che fratelli più grandi per me sono da esempio, il primo che gioca nel Marianella calcio promozione e l’altro sino all’anno scorso giocava pure lui, poi è diventato presidente della società la Marianella calcio, e ora si dedica solo ruolo di presidente. Per me sono da esempio di vita e con orgoglio dico che siamo una sola cosa.
Un sogno che vorrebbe che si realizzasse nell’immediato?
Il mio sogno quest’anno è portare il Borbonia alla vittoria del campionato.
Di sogni ne ho diversi, quello menzionato sopra è uno dei tanti.
Penultima domanda, se ricevesse domani un’offerta da un club estero se la sentirebbe di mollare tutto e andare via dall’Italia con la sua famiglia?
Se mi arrivasse un’offerta sinceramente non lo so, intanto penso ad oggi poi nella vita non si sa mai. Per adesso penso solo a fare bene con il Borbonia e poter dare sempre il 100% di me stesso.
Grazie
12 11 2024
(Tutti i diritti riservati)