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martedì 3 giugno 2014



RIFLESSIONE  DI MARTEDI’ 3 MAGGIO 2014

SE NOI FOSSIMO FOCO




Nasce a Siena intorno al 1260. Si conosce poco della sua vita, ma, da testimonianze dell'epoca, si sa di una vita sregolata e dissipata. Nel 1281, ad esempio, fu multato tre volte per disturbo della quiete pubblica e nel 1291 fu implicato nel ferimento di un uomo. Nel 1296 venne allontanato da Siena, per cause politiche. Nel 1302, per bisogno di soldi, fu costretto a vendere un suo podere. Alla sua morte, avvenuta forse nel 1312, i cinque figli rinunciarono all'eredità perché gravata da troppi debiti. E' da considerare uno dei primi poeti in volgare ed è, sicuramente, uno tra i più amati dai giovani (ancora oggi) proprio per il suo il suo modo di vedere la vita in maniera così gaia e priva di alcun freno inibitorio.
S'i' fosse foco
S'i' fosse foco, arderei 'l mondo;
 s'i' fosse vento, lo tempesterei;
 s'i' fosse acqua, i'l'annegherei;
 s'i' fosse Dio, mandereil' en profondo;
s'i' fosse papa, sare' allor giocondo,
 ché tutti cristiani imbrigherei,
 s'i' fosse 'mperatore, sa' che farei?
 A tutti mozzarei lo capo a tondo.
S'i' fosse morte, andarei da mio padre;
 s'i' fosse vita, fuggirei da lui: similmente farìa di mi' madre.
 S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui, torrei le donne giovani e leggiadre:
 e vecchie e laide lasserei altrui.
Questa celebre poesia di Cecco  sembra più che adatta a rappresentare il nostro stato d’animo in questo particolare momento della nostra vita quotidiana. Siamo tutti nervosi, tutti arrabbiati, tutti depressi, tutti estremamente suscettibili, non sappiamo come “tirarare a campare”, ecco che allora ognuno di noi vorrebbe essere “Foco”.
Foco per cosa? Non certo per accendere il caminetto di casa nostra o per fare un falo’ in spiaggia durante una romantico serata estiva. Molti vorrebbero essere “Foco” per…credo che abbiate inteso il mio pensiero. Alla prossima riflessione.








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